Cronaca 2024

15-06-’24
LA NOSTRA “CORSA” PASQUALE DELLA SOLIDARIETÀ
Abbiamo dimenticato di scrivere il nome dei vincitori della nostra “corsa” Pasquale della solidarietà che ogni anno il gruppo “Kraijca Meru” organizzata in Avvento e in Quaresima. È giusto ora porre rimedio a questa dimenticanza anche per ringraziare di cuore tutti quelli che vi partecipano e “corrono” a prendere un bigliettino con l’intento di aiutare le persone meno fortunate di noi. Un grazie doveroso va anche agli sponsor perché altrimenti non potremmo organizzare nulla.
Quest’ anno il nostro impegno ha un sapore veramente speciale perché aiuta sia le nostre missioni ma ha portato un po’ di gioia anche ai bambini che vivono nel nostro Friuli.
La vincitrice del primo premio Marcella Bosco ha voluto donare, in memoria dell’amatissimo fratello Giancarlo recentemente scomparso, il grande Uovo di Pasqua, donato dal nostro Coretto di Liessa, a dei bambini. Abbiamo scelto il nido d’infanzia “casetta a colori” dove lavora anche una nostra amica del Coro “Barbara Bernardinis” di San Gottardo. I bambini hanno gradito molto questo dono, le maestre ci scrivono: “erano entusiasti” ed anche le loro famiglie perché sono stati preparati dei sacchettini che i bimbi hanno portato presso le loro abitazioni. Sicuramente Giancarlo dal cielo avrà guardato soddisfatto i sorrisi di questi bambini per il bel dono ricevuto.
Ecco i vincitori:
Il primo premio (un uovo di Pasqua gigante donato dal nostro amatissimo Coretto di Liessa) è stato vinto da Marcella Bosco.
Il secondo premio (prodotti di bellezza offerti dal salone “Ricci e Capricci” di Viviana Marinig) è stato vinto da Bruna Zuodar.
Il terzo premio (cesto enogastronomico offerto dai nostri Alpini di Grimacco) è stato vinto da Anna Maria Vogrig.
Il quarto premio (taglio e piega offerto dal salone “Ricci e Capricci” di Viviana Marinig) è stato vinto da Anna Bucovaz.
Il quinto premio (bottiglie di vino della rinomata azienda vitivinicola “Ronc dai Luchis” di Faedis e offerte dal gruppo “Kraijca Meru”) è stato vinto da Giacomo Canalaz.
Un grande grazie di cuore agli sponsor, a tutte le persone che ricercano il biglietto per aiutare i poveri e a Giancarlo che ha portato un sorriso a tanti bambini.
Non dimenticatevi di “correre” a prendere un altro biglietto nel tempo di Avvento – prima di Natale, servirà a portare un po’ di serenità a tante persone in difficoltà. Grazie di cuore! Buog Loni!!
Giacomo
08-06-’24
A TREBEZ – LA MADONNA DEL PESCATORE
Prosegue anche in questo mese di giugno il nostro spostarci di borgata in borgata per soddisfare gli invitati che abbiamo ricevuto per il mese Mariano e che non siamo riusciti a soddisfare nel mese di maggio .
Così sabato 8 giugno ci siamo ritrovati a Trebez dove è situata la statuina di Maria Santissima con il titolo di “Madonna del pescatore”.
Questo è veramente un posto bellissimo e ben curato dalla famiglia Vogrig Claudio e Anna. La preghiera poi, in riva al fiume, è sempre molto suggestiva. Tutti abbiamo ammirato la bellezza del posto ed ogni anno rimaniamo affascinati.
Terminato il momento di fede, Anna e Claudio Vogrig, hanno invitato tutti i presenti presso la loro abitazione dove abbiamo passato una serata in amicizia e allegria accompagnata dai nostri canti e da una squisita pastasciutta preparata da Anna assieme a tante prelibatezze.
Un grande grazie va da queste righe ai padroni di casa Anna e Claudio che oltre ad ospitarci hanno anche falciato il prato preparando il posto per la preghiera.
È stata una bella serata.
Giacomo
01-06-’24
FESTA A GRIMACCO SUPERIORE
Ripensando alla bellissima serata trascorsa a Grimacco per celebrare l’anniversario del restauro della cappella del paese, una sola parola mi viene in mente: GRAZIE.
Grazie anzitutto a chi, a suo tempo, ha donato il suo tempo e il suo lavoro per la sistemazione della cappella e a tutta la comunità che allora supportò l’iniziativa.
Grazie a Elio che ha anche intagliato la statua della Madonnina.
Grazie a chi si adopera per mantenere il luogo pulito e ordinato.
Grazie a chi ha allestito il piazzale per la festa con panche, tavoli, luci e teloni per la pioggia, che per fortuna quella sera non c’è stata!
Grazie a chi ha portato cuscini per far comodamente sedere sulle scale chi non aveva trovato posto sulle panche affollate.
Grazie a chi è venuto, ha pregato, mangiato, bevuto, suonato (quest’anno chitarra e ben due fisarmoniche!), cantato e ballato.
Grazie all’Associazione culturale “Grimacco e dintorni” per il suo supporto logistico e per l’aiuto e la disponibilità che sempre regala alla comunità tutta.
Grazie a chi ha preparato la pasta, a chi ha portato gustosi vassoi di affettato, a chi ha cucinato prelibatezze thailandesi, a chi ha preparato i dolci, a chi ha offerto da bere.
Grazie a Giacomo che sempre con grande affetto e devozione ci accompagna nella preghiera (ognuno di noi ne guida una parte, ed è molto bello).
Grazie a Rosina, che recitando un mistero nel nostro dialetto sloveno, mi ha ricordato i rosari della mia infanzia.
Grazie a Roberto per l’incredibile magia che riesce a creare quando suona la sua fisarmonica.
Grazie infinite ai paesani che ci hanno accolto e con noi hanno saputo godere di questo momento di festa, di convivialità, di preghiera, di ricordo, di condivisione, di gioia e di affetto per il nostro paese, i nostri cari, le nostre tradizioni.
Grazie
Martina Chiabai
IL NOSTRO MESE MARIANO
Il mese di maggio è il mese delle rose ed è anche il mese dedicato alla Madonna.
Un tempo, a Sverinaz come negli altri paesi, era tradizione, in questo mese, recitare ogni sera il Santo Rosario davanti alla cappellina del paese. Verso sera, quando il lavoro nei campi e nella stalla era terminato, veniva suonata una piccola campana che chiamava alla preghiera (questa campana è ancora oggi custodita da una famiglia del paese).
A quei tempi ero molto piccola e ho pochissimi ricordi. Ricordo che il Rosario veniva recitato nel nostro dialetto sloveno, penso sempre dalla stessa signora, e come canto finale non poteva mai mancare la “Lepa si roza Maria”. Terminata il Santo Rosario le persone si fermavano per fare quattro chiacchiere, per commentare la giornata appena terminata e così oltre alla preghiera c’era anche un momento di svago.
Questa tradizione con gli anni è andata in abbandono, probabilmente per causa dello spopolamento dei paesi e per il cambio del modo di vivere: la gente aveva cominciato a lavorava in fabbrica non più in campagna.
Il nostro parroco don Azeglio, per mantenere la tradizione, nel mese di maggio si spostava di paese in paese a recitare il Rosario e a Celebrare la Santa Messa. Certo le presenze non erano quelle di un tempo quando le nostre case erano tutte abitate ma era comunque molto bello ed un motivo in più per mantenere la cappellina e il circondario pulito e decoroso. Quando è mancato Don Azeglio Romanin è venuto tra noi don Federico Saracino che ha voluto mantenere tutte le nostre tradizioni e così ha portato avanti anche questa del Rosario per le borgate e per tanti anni siamo andati avanti anche con questa bella tradizione.
Nel 2017, con grande dispiacere per tutti noi, Don Federico ha dovuto lasciare la nostra parrocchia così il nostro gruppo “Kraijca Meru” da allora continua, nel suo piccolo, a mantenere anche questa bella tradizione recitando, nel mese di maggio (e non solo), il Santo Rosario per le varie borgate del nostro comune. Noi preghiamo e cantiamo in Italiano, nel nostro dialetto Sloveno e con qualche piccola antica preghiera anche in Latino. Anche le litanie alla Madonna vengono fatte in alternanza: Italiano, dialetto Sloveno e Latino. Usiamo in ogni paese e per tutti lo stesso modo di pregare, così come ci hanno insegnato.
Nei vari paesi veniamo invitati e accolti calorosamente. Alla fine della preghiera non manca mai un momento di convivialità e di amicizia.
Questo nostro impegno è un fioretto che facciamo alla Madonna che è la Madre di tutti noi e alla quale ci affidato nei momenti di sconforto.
Gemma Bucovaz
31-05-’24
“MAGGIO INCANTATO”
Maggio incantato,
mese profumato
in cui sboccia la vita,
in cui la gioia infinita
racchiusa in un fiore
può risvegliare ogni cuore.
Rita Sabatini
Da qualche settimana è stato fatto il cambio dei fiori da vaso, posti sui ponti e nei pressi dei nostri paesi, che rendono più bello e accogliente il nostro territorio. Questa è una iniziativa promossa dalla nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”.
I fiori sono sempre tutti belli e per questa estate abbiamo scelto un’altra qualità di fiore (più resistente) perché gli sbalzi di temperatura e la pioggia frequente di questa primavera hanno rovinato molto presto le violette che avevamo piantato nel mese di marzo.
Speriamo che questi nostri fiori crescano rigogliosi e rendano ancora più bello il nostro territorio donando un dolce pensiero ed un attimo di spensieratezza a chi poserà lo sguardo su di loro.
24-05-’24
PROSEGUE IL NOSTRO IMPEGNO
Sabato scorso è partita, verso la fraternità sacerdotale di Udine, un altra automobile (questa volta) stracolma di tappi. Anche questa è un’ impegno che portiamo avanti come gruppo “Kraijca Meru” da tanti anni sostenendo questa iniziativa dell’Unitalsi. Il ricavato servirà all’auto di ammalati e di situazioni di difficoltà presenti nella nostra provincia.
Grazie di cuore a tutti! Buog Loni!
P. S. I tappi di plastica, per la nostra raccolta, possono essere depositati davanti alle abitazioni di Giacomo a Liessa, Anna Cibau alle casa Fanfani, Silvia a Cosizza e Mirella a Clodig.
GRAZIE A TUTTI!
Anche nel 2023 ci siamo impegnati nella sensibilizzazione e nell’auto ai più poveri e bisognosi seguendo i preziosi e Cristiani insegnamenti che abbiamo ricevuto in eredità e che vogliamo, con riconoscenza e orgoglio, tramandare e trasmettere. Il gruppo di preghiera “Kraijca Meru” si impegna a tale proposito e per questo dobbiamo ringraziare tutti i volontari che in diversi modi lavorano e collaborano perché tutto questo sia possibile.
Il grazie più importante lo rivolgiamo a tutti voi che sostenete sempre e con entusiasmo le nostre iniziative e così facendo aiutate i più poveri, danno cibo ai numerosi bambini e la possibilità di studiare ed imparare un mestiere. Insieme a voi abbiamo anche aiutato diverse situazioni di disagio presenti nel nostro Friuli.
Grazie di vero cuore! Buog loni a tutti!
14-04-2024
UNA BELLA GIORNATA IN AMICIZIA
Domenica 14 aprile ci siamo ritrovati nella bella sala di Plataz per l’assemblea ordinaria della nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”. Il nostro direttivo si ritrova spesso per decidere, disporre e valutare quanto poi viene organizzato dalla nostra Associazione Culturale sul nostro territorio. Ecco allora che all’assemblea di domenica sono state anche elencate da Marco Marinig tutte le attività svolte lo scorso anno: un elenco molto ricco.
Il presidente Fabrizio Cernitra ha poi ringraziato tutti i presenti, i numerosissimi sostenitori e quanti, in diversi modi, ci aiutano durante tutto l’anno.
Spesso ci capita di incontrare persone del nostro territorio che, pur non essendo socie della nostra Associazione, ci fanno sentire il loro sostengono e ringraziamento per quanto viene fatto. Anche l’ inaspettato grazie che, ad esempio, ci viene fatto tramite telefonata è motivo di grande orgoglio e piacere per noi. A tutti va la nostra riconoscenza.
Il presidente ha anche ringraziato il Circolo Culturale ‘Jacopo Stellini’ per l’invito che ci ha rivolto per la collaborazione nella sfilata di carnevale a San Pietro al Natisone e per il “funerale del pust” a Clodig. Sono stati due momenti molto belli di collaborazione che abbiamo fatto assieme e che dimostrano come si può collaborare proficuamente per il nostro territorio nel rispetto reciproco dei propri carismi e delle diverse idee di ciascuno.
La giornata è poi proseguita con un abbondantissimo pranzo comunitario che ci permette sempre di passare assieme momenti belli, di fraternità ed amicizia.
Come è ormai tradizione abbiamo anche avuto la tanto attesa “tombola missionaria”, organizzata dal gruppo “Kraijca Meru”, che ci fa divertire ma soprattutto ci permette di aiutare le nostre missioni in Tanzania, Congo ed India.
Terminata la “tombola missionaria” non sono potuti mancare i nostri bei canti tradizionali che sempre ci riscaldano il cuore e ci legano profondamente a chi ci ha preceduto.
Le ore sono passate molto velocemente e a sera abbiamo lasciato la sala di Plataz contenti della bella giornata trascorsa assieme.
Un grande grazie va a tutte le persone che hanno partecipato all’incontro, a chi ha preparato i dolci o altro da condividere e anche alle diverse persone che pur non avendo partecipato al pranzo sono venute nel pomeriggio a passare qualche momento assieme noi. Grazie di cuore a tutti.
Siamo un bel gruppo che si trova bene assieme, lavoriamo per la nostra comunità, ci divertiamo, cantiamo, impariamo cose nuove, preghiamo ed anche discutiamo tra noi ma ci teniamo sempre per mano ed in modo particolare nei momenti del bisogno: questa si chiama amicizia!
Quaresima 2024
NAŠA KRIŽUOVA POT
Adesso che la Pasqua è passata, pensiamo a tutto il periodo di quaresima che abbiamo trascorso. Ci facciamo una domanda: siamo soddisfatti di come abbiamo condotto tutto il periodo con la preghiera e l’aiuto ai più bisognosi? Direi di si.
Oltre all’impegno per le nostre missioni (che portiamo avanti da tantissimi anni) ogni venerdì nel tempo di quaresima c’è stata, in un paese diverso della nostra zona, la preghiera comunitaria della Via Crucis organizzata dal gruppo di preghiera “Kraijca Meru”.
Ogni volta abbiamo ripercorso la Passione di Cristo, abbiamo pregato con il cuore in mano e in ogni serata ci ha accompagnato l’immagine di quel Cristo sofferente che ci guardava quasi abbracciandoci. Abbiamo pregato per la pace, per le varie necessità di questo tempo e ricordato i defunti della famiglia che ci ha ospitato e quelli di tutto il paese. Ci hanno accolto in molte case ma in realtà non hanno accolto noi, hanno accolto Gesù con la sua sofferenza donata per la nostra salvezza.
Sverinaz è rimasta nel cuore di tutti per quelle piastrelle di ceramica che segnavano le Stazioni della Via Crucis con la Passione di Cristo. Erano poste lungo un breve tratto di strada che terminava davanti alla cappella della Madonna. Sembrava che Gesù cercasse proprio sua Madre così come accade a tutti noi che, anche quando saremo molto avanti con l’età, non dimenticheremo mai il dolce sguardo della nostra mamma. E’ stato veramente toccante.
Non siamo riusciti ad arrivare in tutti i paesi ma posso assicurare che nella preghiera c’erano tutti.
“Il tuo viso è triste
quella corona sulla fronte ti stringe
ti fa sanguinare.
Tu invochi il Padre
ma lo invochi per noi
per la nostra salvezza.
Invece trovi chi ti calpesta,
chi ti oltraggia.
Trafiggiamo il tuo cuore
come la lancia di quel soldato
e quando chiedi:
‘popolo mio che male ti ho fatto?’
noi non abbiamo risposte,
possiamo solo chiederti Perdono.”
Anna Cibau “Cibauka”
31-03-’24
PASQUA – VELIKA NUAC
Sono già diversi anni che l’ Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” porge, in maniera tangibile, a tutti gli abitanti e oriundi della nostra comunità, ai turisti e a tutte le persone che passano per la nostra valle il suo auguri per un buon tempo pasquale. Lo fa allestendo la grande croce fiorita e la notte anche illuminata posta sull’orrido del fiume Rieka a Liessa e confezionando dei rami fioriti che per il giorno di Pasqua adornano le cappelline e croci di tutte le nostre numerose borgate.
Il ramo è di ulivo, che ha in sé già un grande significato, e su di esso sono stati posti numerosi fiori di carta tutti fatti a mano (opera del lavoro dell’uomo). Un lavoro non indifferente che impegna diverse persone che, tra mille impegni, riescono a trovare e a donare il loro tempo per il prossimo, il bene e il bello per la nostra comunità. Sono stati preparati oltre 600 fiori e confezionati più di 30 rami che dal giorno di Pasqua adornano le cappelline e i segni sacri delle nostre numerosissime borgate.
Per spiegare il nostro operato abbiamo preso una frase di Madre Teresa di Calcutta che ci è sembrata adatta e dice pressapoco così: “Quello che facciamo è una piccola goccia nell’ oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe”.
Certamente il tutto è stato preparato con il cuore per arrivare al cuore di chi, con animo aperto e disponibile, vorrà accoglierlo.
Veseu Velikonočni cajt – Buon tempo Pasquale a tutti.
N. B. Qui di seguito solo alcune foto come esempio….sarebbe troppo laborioso pubblicarle tutte.
27-03-2024
È PRIMAVERA
Il caldo di alcuni giorni fa ci ha fatto sentire la primavera alle porte, i primi fiori già sono sbocciati sulle rive dei nostri torrenti e nei nostri prati ed è giunto il momento di occuparci anche dell’addobbo floreale del nostro territorio.
Come ogni anno l’ Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” si è adoperata per piantare i fiori in vaso sui ponti, in alcuni luoghi particolari e davanti ad alcune anconette presenti sulla strada principale della nostra valle. Per la primavera i fiori scelti sono sempre le belle violette che sembra quasi sorridano al passante e al turista che si ferma ad osservare.
Sono state messe in vaso una settantina di piantine che abbelliscono il nostro territorio, questa è una piccola goccia che, tra le tante altre, la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” porta avanti autofinanziandosi per il bene e il bello del nostro territorio.
10-03-’23
ASSIEME A CASTELMONTE – SMO ŠLI NA BOŽJO POT
All’Associazione Culturale “Grimacco e Dintorni” e al nostro gruppo “Krajca Meru” nulla è impossibile, quando decide un programma niente ci ferma: né pioggia, né vento e né freddo. Dico questo perchè domenica 10 marzo avevamo deciso di andare a Castelmonte, così come facciamo ogni anno in tempo di Quaresima. C’era l’opzione di scelta che proponeva la salita a piedi (se era bello il tempo) oppure di andarci con la macchina. Purtroppo il tempo non ci ha agevolato!
Era già stato deciso che saremmo comunque saliti a Castelmonte in macchina in caso di brutto tempo e così alla partenza non pioveva molto però soffiava già un bel venticello che non prometteva nulla di buono.
Arrivati a Castelmonte, dopo un veloce caffè, abbiamo partecipato alla Santa Messa: bellissima. Dato il tempo brutto non c’erano molta gente ed in santuario eravamo quasi solo noi. Sembrava che Qualcuno avesse voluto che fossimo in pochi in chiesa per farci gustare ancora di più quella Messa che è entrata nell’anima e nel cuore di tutti, credo. Sembrava che la Madonnina aspettasse proprio noi e l’abbiamo salutata con il nostro canto “Lepa si, roza Marija” che tutti portiamo nel cuore.
Era una giornata di molta pioggia ma comunque eravamo in 25 partecipanti. Un bel gruppetto.
Durante la Santa Messa, in un momento, si è scatenato un nubifragio con tantissimo vento e tantissima pioggia ma noi eravamo al sicuro in quella chiesa.
Quando siamo usciti la pioggia e il vento forte ci hanno accompagnato fino alla pizzeria dove avevamo appuntamento. Non tutti hanno potuto partecipare alla pizzata ma comunque anche in pizzeria eravamo un bel gruppetto molto affiatato.
Come sempre abbiamo passato una piacevole serata contenti di essere andati a ringraziare la Madonnina per quello che abbiamo, a chiedere quello che ci sta a cuore e affidare i nostri cari. Naturalmente l’invito a partecipare era stato esteso a tutti tramite volantino.
Bagnati e felici ci siamo dati appuntamento al prossimo anno perchè questo è un momento fisso in tempo di Quaresima che ci fa riunire a Castelmonte da tantissimi anni. Il nostro andare da Maria Santissima , nel tempo di Quaresima, sembra quasi un voler andare a consolare quella Mamma che da lì a poco avrebbe perso suo Figlio sacrificato sulla croce per aiutare noi.
Ecco che con il sole, con il vento o con la pioggia noi cerchiamo di soddisfare il nostro fioretto Quaresimale sempre con l’aiuto del Signore e che ci mantenga in salute.
Alla prossima an Marija naj nas varie.
Anna Cibau
ECCO I PREMIATI
Ci siamo dimenticati di pubblicare le foto della consegna dei premi ai vincitori del concorso presepi “Te dan je usega veseja 2023” indetto dalla nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”.
Ai vincitori (oltre al premio enogastronomico) e a tutti i partecipanti è stata donata anche una piantina di violetta quale segno di ringraziamento per la partecipazione al nostro concorso.
Un grande grazie va a tutti i partecipanti ed in particolare agli sponsor che hanno donato i premi (in primis il nostro Coro “Coretto di Liessa”). Grazie anche a Garden da Daniela di Grions del Torre che ci ha ben confermato ogni singola piantina di violetta.
Al prossimo anno!
14-02-’24
POGREB OT PUSTA
Come da tradizione, anche quest’anno, abbiamo avuto a Clodig il funerale del carnevale nel giorno delle Sacre Ceneri. Questa è una tradizione antica che mette fine ai festeggiamenti del carnevale per cominciare il Tempo di Quaresima.
Così la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” è stata invitata a collaborare con il Circolo Culturale Jacopo Stellini (che da tantissimi anni porta avanti anche questa usanza) perchè questa tradizione non venga meno. Veramente questo momento è sentito dalla popolazione perchè a Clodig si sono ritrovate una settantina di persone residenti o originari del nostro comune.
Alle ore 18.00 i partecipanti sono andati alla ricerca del pust che era scomparso dalla sera precedente. Lucia, Michela e Renato erano molto preoccupati ma poi è stato trovato nei pressi del ponte della strada che porta a Costne. Pensavano fosse stato rapito e invece lo hanno trovato senza vita a causa dei troppi festeggiamenti. Si è così composto il “corteo funebre” chè lo ha accompagnato per l’ultimo viaggio. Prima della cremazione sono stati fatti i discorsi di rito che ringraziavano il pust per il divertimento che ci ha donato in questo breve carnevale. Poi la sacerdotessa Anna ha cantato le “litanie” accompagnata dalla chierichetta Gina, anche lei brava nel condurre scenette. Abbiamo riso tantissimo anche per la fantasia di Anna.
Il “funerale” è proseguito con la musica della fisarmonica del bravo Cristopher e i crostoli di Alida e delle sue aiutanti offerti a tutti i presenti……crostoli rigorosamente fatti in casa.
Non ricordo bene i famosi funerali del carnevale che facevano un tempo, ho però alla mente i tanti racconti che ancora oggi tornano alla memoria pensando a questa tradizione. A tale proposito la persona più citata è sempre Gino Vogrig Bujacu di Seuza che era il famosissimo officiante di questo strano funerale: le sue “litanie” ridicolissime che accompagnavano il “corteo funebre” hanno fatto divertire generazioni di persone. All’epoca avevamo molte osterie e portavano in processione il povero pust, ben allestito in una cassa da morto, di osteria in ostria cantando “litanie” studiate per l’occasione.
Mi hanno anche raccontato che un anno, gli organizzatori, hanno avuto la “brillante idea” di portare il pust in processione fino a Liessa. Quando sono arrivati sulla piazza, don Luigi Sdraulig arrabbiatissimo, che aveva un po’ i metodi alla don Camillo, è balzato fuori dalla canonica gridando (aveva una voce che da Liessa lo sentivano fino a Canalaz), scaraventando il pupazzo per la piazza…..e non solo. Certamente che le persone presenti non hanno taciuto e così è venuta fuori una tale commedia degna dei migliori teatri. Al povero don Luigi non è rimasto altro che ritornare in canonica e il corteo è ripartito verso Clodig. Qualcuno ha anche una foto di questo fatto dove si vede bene don Luigi che da una sventola al pupazzo posto su un carro. Che cosa direbbe oggi il povero don Luigi se vedesse che si organizzano ovunque sfilate di carnevale durante tutta la Quaresima? In fondo all’epoca, per questa occasione, si mascherava solo chi conduceva le scenette.
Ricordo invece bene i funerali del pust di quando ero bambino. Oltre ad arrivare a Clodig (che contava ben 5 osterie) i funerali del carnevale di altri comuni, i ragazzi del luogo (di età di scuola media, nati a fine anni sessanta) preparavano autonomamente il pupazzo e conducevano il corteo per i vari locali di Clodig, poi fino a Liessa per poi bruciarlo in piazza a Clodig – tutto autonomamente. La cosa, oggi come oggi, potrebbe sembrare anche molto strana per dei giovani di questa età.
Certamente che i tempi sono cambiati e che anche l’ambiente che ci circonda non è più quello di un tempo. Noi comunque, nel nostro piccolo, cerchiamo di portare avanti quelle tradizioni che hanno scandito la vita dei nostri avi, che hanno regalato un sorriso a chi forse aveva il cuore gonfio di lacrime, hanno portato un pò di spensieratezza in momenti difficili e hanno fatto divertire e crescere diverse generazioni. Ecco che se le nostre Associazioni, nel rispetto delle idee di ciascuna, con questa iniziativa hanno regalato un sorriso ai presenti e dato un pò di vivacità alla nostra comunità hanno sodisfatto alla grande il loro intento.
Grazie a tutti per la partecipazione e al prossimo appuntamento!!!
04-02-’24
NAŠ PUST
“A carnevale ogni scherzo vale” diceva il vecchio detto e così quando eravamo bambini ci si radunava a gruppi e si andava di paese in paese a festeggiare il carnevale. Si portava un po’ di allegria e in cambio si riceveva qualche dolce e qualche soldino. Ci si vestiva con quello che si trovava nei bauli o nelle valige dei nostri solai. Si usavano le solite maschere, anno dopo anno, e si cercava di mascherarsi in modo tale da non farsi riconoscere ma quando capitava che mi dicessero: “Ti si Gemma Šimanova tas Sverinca! (tu sei Gemma, della famiglia Šimanova, da Sverinaz) ci rimanevo male.
I coriandoli comprati al negozio erano per pochi fortunati, si cercava invece di ritagliarli da riviste colorate e poi dopo tanta fatica e pazienza nel ritagliarli, in qualche casa, era vietato buttarli….che delusione!
Nel nostro girovagare di casa in casa si usava qualche trombetta per fare un pochino di confusione e solo più avanti negli anni è arrivato il mitico mangiadischi che ci accompagnava con le canzoni del momento.
Già lo scorso anno Marco Marinig aveva lanciato l’idea di partecipare alla sfilata delle maschere a San Pietro al Natisone come Associazione Culturale “Grimacco e Dintorni” ma non siamo riusciti a partecipare. Quest’anno ci siamo organizzati per tempo, sono state chieste a Mario Ruttar le storiche maschere di vimini che lui negli anni ha preparato. Ci siamo poi ritrovati alcune sere per rimetterle in ordine e rinfrescare i colori delle maschere, che dopo tanti anni, si erano sbiaditi. Avendo tra le mani queste maschere ci si rende conto che sono dei capolavori, delle opere d’arte, realizzate con grande fantasia e manualità e la cosa non è da tutti. Ci sono animali di tutti i tipi, facce di donne e di uomini curate nei particolari, cappelli, ombrelli borse e borsette, addirittura vestiti interi realizzati in vimini: tutto molto grazioso e simpatico.
Il vimini è un materiale che un tempo faceva parte della vita quotidiana della nostra gente e veniva utilizzato per molte attività agricole e domestiche. E’ importante ricordare che il paese di Liessa (comune di Grimacco) prende il nome proprio dalla parola dialettale Liesa che indica il ponticello tessuto in vimini utilizzato per attraversare il fiume Rieka (ora Cosizza o Kozca) presso l’omonimo abitato. Sono ancora ben visibili gli scavi nella roccia usati per appoggiare questo ponticello.
Abbiamo partecipato alla sfilata in collaborazione con il Circolo Culturale “Jacopo Stellini” che, in tanti anni, ha fatto conoscere le maschere di Clodig ovunque.
Ognuno di noi ha scelto una maschera, un vestito e qualche accessorio in vimini da usarsi durante la sfilata portando così avanti quella che ormai è diventata la nostra maschera tradizionale.
Domenica 4 febbraio ci attendeva una bella giornata di sole. Ci siamo ritrovati alle ore 13.30 presso la palestra di San Pietro per prepararci per la sfilata.
Hanno partecipato alla sfilata 14 gruppi con le loro maschere tradizionali tutte belle e colorate, accompagnate da rumorosi campanacci, da fisarmoniche, tromboni e musica: bisogna fare tanto rumore per scacciare l’inverno e dare posto alla primavera.
Il gruppo proveniente da più lontano era quello di Timau (comune di Paluzza), c’erano anche i bambini delle scuole delle Valli che erano contentissimi di partecipare a questo evento. Quest’anno, oltre ai vari gruppi ‘storici’ di questa sfilata, c’erano le nostre maschere tradizionali di Clodig che sono tornate a sfilare dopo alcuni anni di sosta.
Tantissima è stata la gente che ai lati della strada ha aspettato con pazienza la sfilata. Tantissime sono state le foto e i video fatti per immortalare la bella giornata di carnevale.
Terminata la sfilata, tutti ci siamo recati presso il tendone dove ci siamo rifocillati con una pastasciutta offerta a tutti i figuranti dall’organizzazione della sfilata “i Bančinari” e dai loro collaboratori. Allegra anche la musica del complesso “Skedinj” e così, per chi voleva e non era troppo stanco, c’era anche l’occasione di fare qualche ballo.
Siamo rientrati nelle nostre case con la notte, contenti di aver festeggiato il carnevale e di aver partecipato alla sfilata con maschere originali. E’ stato un bel pomeriggio passato in amicizia e allegria. Viva il Pust!
Gemma Bucovaz
26-01-’24
“CORSA” NATALIZIA ALLA SOLIDARIETÀ
Come da tradizione il gruppo di preghiera “Kraijca Meru” ha organizzato, in preparazione al Natale, la “corsa” alla solidarietà. Questa “corsa” simbolica alla ricerca di numero fortunato è rivolta ad aiutare i bimbi delle nostre missioni in India, Tanzania e Congo.
Un grande grazie va a tutte le persone che puntuali partecipano anche a questa nostra iniziativa per essere di aiuto a chi è meno fortunato di noi.
Grazie di cuore va a tutti gli sponsor per il loro prezioso e fondamentale contributo.
Grazie di cuore a tutti. Buog loni!
Ecco i fortunatissimi:
1° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal coro ‘Coretto di Liessa – è stato vinto da Irene Rucli.
2° premio – taglio e piega offerto dal Salone “Ricci e Capricci” di Viviana Marinig – vinto da Maria Grazia Rossi
3° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal gruppo Alpini di Grimacco – vinto da Vilma Massera
4° premio – prodotti per la cura e bellezza dei
capelli offerto dal Salone “Ricci e Capricci” di Viviana Marinig – vinto da Rita Fanna
5° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal gruppo “Kraijca Meru” – vinto da Chiara Crisetig
Grazie a tutti.
18-01-’24
CONCORSO PRESEPI 2023
Guarda il video e scopri chi sono i vincitori del concorso presepi “Te dan je usega veseja” 2023 organizzato dalla nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”.
Questo è un piccolo modo per tramandare quella bella tradizione di fede (iniziata 800 anni fa da San Francesco d’Assisi) che ci chiama a realizzare il presepe nelle nostre abitazioni. Non è importante la grandezza dell’opera, il modo con cui è stata realizzata o i materiali utilizzati ma la cosa più bella e saggia è il continuare a fare i nostri presepi in ogni famiglia. Cosa molto importante è anche l’unirci e fare qualcosa tutti assieme aderendo a questa iniziativa e tramandando così questa bella tradizione. È un camminare assieme!
Un grazie va alla giuria esterna (Francesca, Tiziana, Laura e Gabriele) che ha valutato i presepi. La giuria non è della zona e per questo, non conoscendo nessuno, è più che imparziale.
Un grazie va anche ad Emily Marinig che ha preparato questo bel video con i nostri presepi, dove, in sottofondo, si sente il canto del nostro CORO “CORETTO DI LIESSA”.
Ma il più GRANDE GRAZIE va a tutti coloro che ci hanno inviato la foto del loro presepe con lo scopo di fare qualcosa assieme e di mantenere viva questa bella tradizione di fede che è nostro dovere tramandare alle giovani generazioni.
Grazie di cuore. Buog loni.
13-01-’24
GITA PRESEPI
Nel primo mese dell’anno, l’agenda della nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” mette in programma la visita ai presepi.
Il 13 gennaio in una fredda mattina partiamo alla volta di Spilimbergo.
Nella cittadina, in piazza Duomo, in dicembre e gennaio viene esposto un presepe in mosaico unico al mondo, composto di figure a grandezza naturale rivestite su entrambi i lati dallo splendore di ori e smalti opachi e trasparenti di vetro veneziano colorato.
L’idea di questo magnifico Presepe è partita dall’artista Alessandro Serena che ha preparato i bozzetti.
Per la realizzazione ha coinvolto giovani mosaicisti e laboratori affermati. C’è anche il sostegno di enti pubblici e privati benefattori.
Il progetto ogni anno aggiunge nuove figure.
Nel 2019 è stata realizzata la prima, cioè la Sacra Famiglia. Il Bambino Gesù non è rappresentato in una mangiatoia, ma è in alto, luminoso, sollevato per la speranza di tutti.
Nel 2020 si sono aggiunti i tre Arcangeli. Michele nel colore rosso della forza dell’amore, vincitore dell’ultima battaglia contro satana.
Gabriele, nel verde della speranza, è il messaggero che predice la nascita di Gesù.
Raffaele, nel blu dell’intelletto, capo degli angeli custodi e guardiano dell’albero della conoscenza del Bene e del Male.
Le Tre Virtù Teologali vengono create nel 2021.
La Fede, con veste bianca e il testo sacro della Bibbia. La Speranza, mentre prega con lo sguardo rivolto al cielo. La Carità, nell’atto di dare conforto ad un giovanissimo bisognoso.
NeI 2021 vengono realizzati i Popoli della Terra che sono rappresentati da cinque donne che simboleggiano i cinque continenti del pianeta mentre portano in dono i frutti della terra.
Nel 2022 è la volta degli Angioletti Musicanti.
Alziamo lo sguardo e vediamo in alto, appesi a tre alberi nove angioletti con i loro strumenti: flauto, tamburo, tromba, liuto, corno…Sono musicanti graziosi e festanti che così accolgono il Bambin Gesù.
I Profeti del Natale: Michela, Isaia e Geremia vengono realizzate nel 2022.
Dello stesso anno sono i Quattro Evangelisti. Sui libri che tengono in mano è stilizzato il simbolo a loro abbinato. A Matteo l’Angelo, a Marco il Leone, a Luca il Bue infine a Giovanni l’Aquila.
I Pastori e le Pecore vengono realizzati nel 2023. Il primo annuncio di gloria e di pace e’ stato fatto ai pastori che vivevano ai margini delle città a custodire le loro greggi. E furono loro i primi ad accoglierLo.
E per ultima viene realizzata la sagoma di San Francesco, che esattamente otto secoli fa inventò il Presepe vivente a Greccio.
Tutti noi gitanti siamo rimasti ammirati da quest’opera d’arte. Spiegata mirabilmente dall’artista stesso. C’è il sole che colpisce le “statue”: le aureole risplendono, creano un’infinità di riflessi, le vesti brillano. Siamo abbagliati da tanta bellezza!
Ci spostiamo, attraversiamo un ponticello di pietra, una stradina, passato un porticato appare una grande corte dove si trova il castello di Spilimbergo e altri palazzi. Sull’edificio che abbiamo difronte vediamo un affresco che ricopre l’intera facciata.
Dopo, sempre accompagnati dalla nostra preparatissima guida, visitiamo anche il Duomo, ha una caratteristica: sulla facciata vediamo sette “finestre” tonde, le chiamano i sette occhi.
È ora di pranzo. Ci avviamo al ristorante. Un bel locale caratteristico dove ci rifocilliamo!
Ore quattordici e trenta partenza per Lignano Sabbiadoro. Quest’anno ricorre il ventennale dei Presepi di Sabbia. L’opera vuole essere omaggio alla città e al territorio compreso tra i fiumi Stella e Tagliamento e tra mare e laguna. Le sculture di sabbia sono undici. Ogni opera è legata al significato del Natale.
Si parte da “La bambina di Piancada”. e’ ad oggi la più antica abitante del territorio dello Stella. L’epoca è di circa 6500 anni.
La seconda è: “I mulini delle risorgive”. L’opera assembla alcuni mulini delle risorgive, emblema del paesaggio storico del Basso Friuli e al contempo simbolo presepiale di elevazione spirituale.
La terza è Villa Otello Savorgnan, un tempo castello fortificato. Si affaccia su un’ansa dello Stella.
Proseguendo troviamo “Sant’Antonio Abate e i Beneandanti” A sud di Piancada, in mezzo alla pianura più piatta e solitaria appare una chiesina diroccata. È avvolta da un’aura misteriosa. Possiamo pensare ai Beneandanti che se vincevano contro gli stregoni forze del Male, il raccolto sarebbe stato abbondante altrimenti si annunciavano carestie, epidemie.
La quinta scultura è la chiesetta sul fiume Stella vicino a Precenicco. È la chiesetta della Beata Vergine della Neve. Nata nel XIII secolo e poi ristrutturata dai Cavalieri Teutonici. Era un ordine monastico cavalleresco sorto in Terra Santa al tempo della terza crociata anche per dare assistenza ai pellegrini di lingua tedesca. La Madonna della Neve è stata oggetto per secoli di venerazione e ogni 5 agosto accorgevano a chiedere grazie, a pregare tantissimi fedeli.
La sesta scultura rappresenta la laguna di Marano nella sua bellezza e fragilità.
Eccoci arrivati al fulcro del Presepe. L’opera bellissima rappresenta la Natività.
Il titolo della nona scultura è: Lignano prima di Lignano. Una penisola lunga otto chilometri che parte dalle foci del Tagliamento. Pressoché disabitata fino al XIII secolo, selvaggia e abitata da cavalli e lupi.
Numero nove. Sul tratto di spiaggia nella parte più orientale della penisola, tra mare e laguna, il quindici aprile 1903 fu piantato il primo palo del primo Stabilimento balneare di Porto Lignano. E mani femminili segnano il perimetro con rami di ginepro raccolti nelle dune vicine.
Nella decima scultura si intersecano le tre terrazze a mare: luogo simbolo. Si riconoscono su un fronte le linee liberty della prima terrazza, distrutta dagli austriaci dopo Caporetto. Nel 1924 venne sostituita dalla fascinosa struttura in legno. Dal 1972 c’è la nuova Terrazza a Mare in calcestruzzo. Presto anche questa verrà ristrutturata e modificata.
Nell’opera che segue vediamo una radice simbolo da cui fiorisce il resto della composizione. Sono riconoscibili le linee concentriche della “spirale” dell’architetto Marcello D’Olivo che a Pineta ha inventato un nuovo modo di sposare architettura e natura.
Proseguendo troviamo “Il cuore antico di Lignano: San Zaccaria e Casa Gnata”. Il centro più antico di Lignano si trovava nell’area dell’odierna Mezzasacca. Il recupero e la valorizzazione di questi edifici sono molto importanti per i Lignanesi.
Titolo della quattordicesima e ultima opera: “Seguendo il Tagliamento, verso Latisana. Un tempo porto intensamente trafficato. Profondo e ambivalente il legame della città col fiume, che apporta fertilità e vita ma, quando scende in piena rompe argini, sa distruggere, uccidere, isolare. Un tempo sulle facciate delle chiese sorte lungo le sue rive si trovava la figura di un gigante intento ad attraversare il corso d’acqua con un bastone e portando sulle spalle Gesù Bambino: San Cristoforo “colui che porta il Cristo”. Patrono dei viaggiatori che a piedi o imbarcazioni dovevano passare da sponda a sponda. Per questo è stato considerato il protettore delle alluvioni.San Cristoforo è stato collocato alla fine del percorso come simbolo di tutela e buon augurio per tutti gli ospiti e i viaggiatori che fanno l’onore di visitare questo territorio.
Dopo aver salutato il mare risaliamo in corriera. A metà tragitto ci fermiamo a fare merenda. Dal portabagagli prendiamo il necessario. Issiamo il tavolo dove vengono poggiate varie leccornie: struki, snite, panettoni, salame, formaggio vino e tanto altro. Rifocillati torniamo a casa dopo aver goduto di una bella compagnia, aver imparato qualcosa di nuovo e visto tanta bellezza! Alla prossima.
Irene Rucli