27-08-2023
UNA DOMENICA DIVERSA ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “GRIMACCO E DINTORNI”
Siamo partiti da Clodig in macchina alla volta di Torreano che dista pochi chilometri da Civida-le. Parcheggiate le macchine abbiamo percorso una strada sterrata molto bella che a tratti era realizzata con piastroni di pietra e da ciottolato.
Dopo una brevissima camminata, siamo arrivati in un prato dove in fondo si vedeva la grotta edificata nel 1929 per volere dei parrocchiani da sempre molto devota alla Madonna.
Nell’arrivare in questo luogo si rimane stupiti e incantati: tutto molto bello, curato e armonioso.
I banchi che si trovano allineati all’ingresso della grotta invitano da subito ad una preghiera. I vasi di fiori freschi, le stallatiti e stalagmiti abbelliscono il luogo onorando la Madonna e la ve-getazione ne fa da cornice.
Oltre alla nicchia con la statua della Madonna c’è anche un altare in pietra piasentina dove si può celebrare la Santa Messa.
Abbiamo recitato tutti assieme il Rosario, come d’abitudine ognuno ha potuto guidarne una decina, e ad ogni mistero abbiamo cantato i nostri canti bei Mariani.
C’era con noi anche Padre Raja dell’India che alla fine del Santo Rosario, oltre alla Benedizione, ci ha ringraziato per l’aiuto molto importante che noi riusciamo a dare alla sua missione. Con le nostre offerte (frutto anche di diverse iniziative che il gruppo Krajca Meru di Liessa porta avanti da tantissimi anni) riesce ad alleviare le sofferenze di tantissimi bambini, ammalati e poveri.
Non poteva poi mancare la foto di gruppo, richiesta proprio da Padre Raja, per avere un ricor-do di un bel pomeriggio passato all’insegna della fede, del aiuto ai meno fortunati e dell’amici-zia.
Per concludere la serata, intorno alle ore 19.00, siamo andati in pizzeria e tra racconti e risate le ore sono volate molto velocemente e anche se alcuni il giorno dopo dovevano andare a lavora-re ci siamo fermati assieme fino a tarda ora.
Siamo tornati a casa contenti di aver visitato un luogo di fede molto particolare, rivisto il nostro amico Padre Raja e di aver passato una domenica in amicizia…..che dire ancora? Alla prossima!
Come diceva la nostra Lucia Vasconi (che abbiamo ricordato ai piedi della statua della Madon-na): “Scusate se siamo stati felici!”
Gemma Bucovaz
E LUCE FU…….
Grazie ai soliti volenterosi, che non si perdono in lamentele e piagnistei aspettando che tutto piova dal cielo, ma si rimboccano le maniche per fare quello che si può, la croce del Cimitero di Liessa è di nuovo accesa.
E per questo dobbiamo anzitutto ringraziare chi ha partecipato in maggio alla festa di Grimacco Superiore (organizzata dall’Associazione Culturale ‘Grimacco e dintorni’ e dai paesani) perché parte delle offerte libere raccolte in quella serata sono state destinate all’acquisto dei materiali necessari per la riparazione della Croce (mentre la restante parte delle offerte, come di consueto, è stata consegnata a Padre Raja per aiutare i bambini della nostra missione).
Un grande grazie va poi a Massimo Bucovaz che ci ha regalato il suo tempo e ore di lavoro.
La luce in cimitero non è un vezzo, una spesa da tagliare, un’altra richiesta fastidiosa di cittadini fastidiosi.
La croce illuminata è un segno di affetto e di rispetto nei confronti di tutti i nostri cari che sono lì sepolti.
La luce deve restare accesa per ricordarli tutti, ma proprio tutti: quelli che hanno lapidi milionarie e quelli che hanno una semplice croce di legno, quelli che hanno fiori freschi tutti i giorni e quelli che hanno solo rami secchi, quelli per cui molti recitano preghiere e quelli più dimenticati.
La croce fa poi parte della nostra storia.
La prima croce luminosa, in ferro, fu benedetta il 30 ottobre 1960 in occasione della Festa di Cristo Re dal parroco di allora don Giovanni Nimis, con grande gioia della popolazione che elogiò questo lavoro.
Con il passare degli anni il manufatto originario ha mostrato i segni del tempo e nel 1997 la vecchia croce è stata sostituita da una nuova, in rame, su proposta dell’allora presidente del consiglio parrocchiale Lino Chiabai, proposta alla quale la comunità, come spesso accadeva, ha risposto con gioia dando il proprio contributo.
E proprio Lino, che ha seguito tutto l’iter dei lavori fino ad occuparsi, da solo con sua moglie Chiara, della posa.
E ora la nuova generazione, con l’imprescindibile guida e supporto dei “grandi vecchi”, si occupa di mantenerla e di riaccenderne la luce, al passo con i tempi, e quindi, a risparmio energetico.
GRAZIE DI CUORE a tutti coloro che nel 1960 accesero la luce, grazie a Lino e Chiara e a tutti coloro che parteciparono all’iniziativa da loro promossa per il rinnovamento dell’opera, grazie a tutti quelli che oggi hanno collaborato alla sua riaccensione.
Siamo sempre pronti a chiedere, pretendere, criticare e alzare le mani perché la faccenda è di competenza di altri.
Beh, anche se, di fatto, forse la competenza è di altri, il buon senso, che fino a qualche anno fa ci faceva fare grandi cose, dovrebbe avere la meglio.
E, consapevoli di andare incontro a critiche, anziché a ringraziamenti, pensiamo che valga ancora la pena fare cose di buon senso e riaccendere la luce…magari anche nelle menti…
Martina Chiabai
Foto di Biagio Tomasetig
https://ilcastagnodicanalaz.wordpress.com/
27-30 giugno 2023
GITA A BUDAPEST E AL LAGO BALATON
Anche quest’anno l’Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” ha voluto organizzare l’ormai tradizionale gita di quattro giorni che ci ha portato alla scoperta (o riscoperta) della bella città Ungherese di Budapest.
Sono questi viaggi ben organizzati e curati nei minimi particolari dall’agenzia viaggi “Natisone Viaggi” di Cividale che, attraverso Luca, ci segue da tanti anni e soddisfa anche tutte le nostre richieste. Le gite di più giorni sono state un idea dell’allora parroco don Federico Saracino che aveva portato un bel gruppo di persone a Medjugorje con un viaggio già organizzato da altri per poi, dall’anno seguente, organizzarne uno ogni anno esclusivamente per noi.
Questi sono momenti molto belli, non solo per le bellezze che si scoprono e visitano, ma in particolare per il tempo che si trascorre assieme. Capita anche di festeggiare qualcuno o qualcosa a sorpresa: quest’anno abbiamo festeggia e cantato “Živijo” a Giuliana e Renzo per il loro anniversario di matrimonio.
Purtroppo molti, per problemi di salute, non possono più partecipare alle gite di più giorni ma il gruppo è affiatato (sono quasi tutti frequentatori abituali) e così si passa assieme dei bei momenti di svago e divertimento.
In questo viaggio abbiamo tanto pensato alla nostra Lucia Vasconi che partecipava ad ogni gita (e non solo) con grande entusiasmo e simpatia: il partecipare era sempre un desiderio per lei che l’accompagnava tutto l’anno. L’abbiamo ricordata tante volte, abbiamo rispolverato i suoi racconti che tanto ci hanno fatto divertire e l’abbiamo sentita vicina quasi fosse presente anche lei a questo viaggio. È stata un dono per tutti noi!
La mattina del 27 eravamo tutti già pronti sulla piazza di Clodig con le nostre valigie e con tanto entusiasmo. Il viaggio è passa molto velocemente tra racconti, ricordi, risate e i nostri bei canti tradizionali Beneciani e di vario genere.
Arrivati a Budapest abbiamo già da subito incontrato la guida (che è stata con noi per tutti i giorni del viaggio) e fartto una prima visita alla città.
Budapest è una città bellissima, curata, pulita e con un grande patrimonio culturale che gli Ungheriesi, dopo la caduta del comunismo, stanno valorizzando con restauri e ricostruzione originarie.
Sicuramente nelle visite culturali una brava guida fa la differenza. Come sempre, anche questa volta, abbiamo avuto una bravissima guida del posto ed è stata capace di catturare l’attenzione di tutti anche attraverso il racconto di aneddoti, peculiarità e pronta alla battuta.
Purtroppo il tempo è passato velocissimo ed è tornato il momento di rientrare nelle nostre Valli. Ogni anno, a fine gita, tutti ripetono la stessa frase: “però si poteva stare ancora una giornata!”.
Nel viaggio di ritorno diversi gitanti si sono già preoccupati di informarsi sulla meta della prossima gita-pellegrinaggio di un giorno e abbiamo anche avuto modo di parlare della gita di più giorni dell’anno prossimo…….sempre però a Dio piacendo.
È stata veramente una grande gita dove abbiamo scoperto una città bellissima che non ci aspettavamo (anche da chi c’era già stato diversi anni fa) ma la differenza la fa l’unione e l’amicizia che ci legano.
23-06-’23
SAN GIOVANNI BATTISTA – SVET IVAN KARSTNIK
Questa è una delle feste più sentite e caratteristiche delle nostre belle Valli del Natisone.
Un tempo in ogni paese ed in ogni borgate si preparava il falò di San Giovanni. Ricordo che quando ero bambino si passavano i primi giorni delle vacanze scolastiche ad andare per torrenti e boschi appena tagliati a raccogliere frasche per creare il nostro falò. Oggigiorno raccontare queste cose ad una grande percentuale di ragazzini (abituati a passare il tempo sui telefonini e videogiochi) sei guardato come se raccontassi cose assurde o impossibili. Eppure noi ci divertivamo alla grande, facevamo qualcosa di buono per la comunità (perché la vigilia di San Giovanni arrivava tutto il paese a guardare il kries o falò), apprendevamo la manualità, davamo il nostro apporto nel mantenere vive le nostre belle tradizioni e ci sentivamo orgogliosi del lavoro svolto.
Per quanto riguarda la croce fiorita – križ od Svetega Jvana o la ghirlanda – krancel di margherite all’epoca la tradizione era già scomparsa (sto parlando dei miei paesi di fondo valle) e l’abbiamo ripresa un po’ di anni dopo con inviti, volantini scritti a mano (quasi sempre da Angela) e suggerimenti; infondo il nostro gruppo ha sempre lavorato assieme anche se in altre forme e sotto altre vesti.
Ecco allora che la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” continua a lavorare per mantenere vivo il patrimonio culturale e di fede che i nostri avi ci hanno tramandato. Come gli scorsi anni abbiamo invitato la popolazione a preparare le croci o le ghirlande di San Giovanni da appendere nei pressi della porta di casa. Nel contempo è stata preparata una grande croce fiorita in memoria dei nostri avi. Questa grande croce è stata poi posta sull’orrido del torrente Rieka a Liessa, uno dei posti più caratteristici del nostro comune, dove ogni turista e ogni passante la può ammirare.
Un grande grazie va a tutte le persone che hanno preparato questo segno di fede da porre sulla porta di casa, a quanti hanno lavorato per preparare la grande croce fiorita e in modo particolare a coloro che hanno raccolto i tanti fiori che sono serviti a realizzarla.
Buog loni a tutti.
Maggio – giugno 2023
MOMENTI PREZIOSI
Andavo in prima media quando arrivò l’alluvione che strappò via la Madonnina dal ponte di Liessa.
Ricordo l’acqua nel piazzale della scuola a San Leonardo, ricordo che alcuni dei miei compagni sono tornati a casa per i boschi; ricordo il prof. Beppino Crisetig che aveva comprato i calzini a chi aspettava al bar Centrale, con i piedi fradici, che i genitori venissero prima o poi a prenderli; ricordo la mia mamma che “a kolonce” mi ha portato a casa della nonna Elia attraversando la strada allagata.
Poi la pioggia ha smesso di cadere e ognuno di noi è potuto tornare sano e salvo alla sua casa.
E così ha fatto anche la Madonnina di Liessa. È tornata a casa.
A volte accadono cose che da piccolo ti sembrano incredibili e che da grande vedi con altri occhi.
Franz non risparmiava certo le sue critiche alla “macchina” della Chiesa, ma si toglieva sempre il baschetto quando si pregava.
Io sono convinta che non è un caso che la Madonnina sia tornata a Liessa da lui.
Non so se vediamo dei segnali perché è il nostro cuore che ci guida o se certe cosa accadono veramente.
Adesso che sono un po’ più grande di allora, come Franz, vedo i difetti della “macchina”, ma non per questo, proprio come lui, smetto di togliermi il baschetto.
La Madonnina è andata da lui perché forse la sua fede era più forte di quella di molti altri.
La fede non è un “mestiere”. La bontà d’animo, la generosità, l’amore per il prossimo, non hanno nulla a che fare con l’abito che uno indossa.
E così accade che un ombrello d’amore ripara dalla pioggia gli incontri di preghiera organizzati in questo piovoso mese di maggio.
Serate di preghiera, ma anche di comunità e, perché no, di divertimento.
Non è forse questo il vero significato della parola Chiesa?
Cosa c’è di più importante dello stare insieme, di condividere, di ritrovarsi per farsi compagnia, scambiare due battute, fare una risata, farsi asciugare una lacrima.
Non servono grandi eventi né grandi sponsor. Basta un po’ di buona volontà e la voglia di stare insieme.
E per fortuna, a chi organizza questi bei momenti di ritrovo, non mancano né una né l’altra.
Al giorno d’oggi, con le automobili, non è troppo difficile raggiungere i vari paesi e organizzare una serata di ritrovo, cosicché nessuno si senta solo o dimenticato, ma tutti siano parte di una comunità che fa quel che può per continuare ad essere viva e vivace.
Che la Madonnina ci dia la forza di continuare e che aiuti e protegga tutti quelli che ci hanno accolto, ospitato e coccolato. E che ancora di più aiuti chi non vede quanto tutto questo è prezioso.
Martina Chiabai
7 e 10 giugno 2023
I NOSTRI INCONTRI DEL MESE DI MAGGIO SONO PROSEGUITI ANCHE A GIUGNO
In questi primi giorni del mese di giugno abbiamo proseguito il nostro pellegrinare per le nostre borgate e così mercoledì siamo saliti a Costne presso la cappellina del paese e sabato invece a Trebez dove si trova la statuina della “Madonna del pescatore” posta nei pressi del fiume Rieka.
Certo che il partecipare a questi incontri settimanali del mese di maggio (il gruppo “Kraijca Meru” di Liessa ne ha proposti due a settimana) è stato un impegno ma è stato anche un bel fioretto facile da soddisfare.
Per Costne purtroppo un violento temporale ci ha rovinato la serata impedendo a molti di partecipare. I più coraggiosi comunque si sono ritrovati preso la cappellina del paese per soddisfare questo nostro impegno. La serata è stata comunque bella, ci siamo riparati all’asciutto anche se la pioggia ci ha tenuto compagnia, e terminata della preghiera abbiamo passato, come sempre, un bel momento assieme in fraternità. Un grazie va a Mara che ci ha offerto i suoi delizioso tramezzini con un buon bicchiere di vino.
Sabato invece ci siamo recati a Trebez dove, su una roccia del fiume Rieka, si trova la statuina della Madonna del pescatore. Questo è un posto molto bello e caratteristico!
Anche in questo pomeriggio è tornata la pioggia ma, grazie a Dio, molto prima del nostro appuntamento Mariano.
Anna e Claudio Vogrig, come sempre, ci ha accolto ed ospitato a braccia aperte e abbiamo passato assieme una bellissima serata.
Dopo la preghiera del rosario, si sono susseguiti i nostri canti tradizionali, tante risate e la voglia dello stare assieme e così in un batter d’occhio è arrivata quasi la mezzanotte e quindi l’ora di rientrare nelle nostre case grati della bella serata.
Siamo molto contenti che anche il settimanale della nostra diocesi di Udine ha dedicato una pagina intera illustrando come in tutta la diocesi si sono tenuti questi momenti di preghiera davanti alle cappelline, alle anconette e nei cortili e giardini delle case private.
Da queste righe vogliamo ringraziare di cuore Anna, Claudio e alla loro famiglia per la calorosa accoglienza e a tutte le persone che vi hanno partecipato.
31-05-’23
MESE DI MAGGIO
Seguendo gli inviti del gruppo “Kraijca Meru” di Liessa per questo mese Mariano questa sera è stato il turno del paese di Liessa “storica”.
Grosse nuvole nere continuavano a girare in cielo e minacciavano un grande temporale ma invece siamo stati graziati. Abbiamo potuto così recitare bene il nostro rosario che quest’ oggi era un po’ legato alla festa della Pentecoste.
Il nostro canto tradizionale poi ci lega sempre ai ricordi, alle nostre radici e a quanti ci hanno preceduto.
La serata è poi proseguita con un momento conviviale e di fraternità che fa tanto bene al cuore…….ed è arrivata troppo presto la mezzanotte!
25-05-’23
ED È DIVENTATA UNA BELLA FESTA TRA AMICI
Accogliendo l’ invito del gruppo “Kraijca Meru” di Liessa, che in questo mese Mariano propone il rosario itinerante per le borgate del comune di Grimacco, giovedì 25 maggio siamo saliti a Brida inferiore.
La serata è cominciata con la recita del rosario (che come da nostra usanza viene scandito da tanti nostri canti tradizionali) e dalla festa spontanea che poi è seguita: un momento di vera comunità!
È stata veramente una serata di amicizia, condita con risate, racconti, tanti canti della nostra tradizione Beneciana (ma anche da tantissimi altri bei canti di gruppo) e dalla voglia di stare assieme – il tutto è stato arricchito dalla squisita pastasciuttata di Aldo.
Una super serata, pru te pravi senjam!
Da queste righe vada il nostro grazie di cuore a tutte le persone che hanno partecipato, agli abitanti di Brida ma in particolare ad Aldo e alla sua famiglia Marinig “Uršin” per la calorosa accoglienza.
23-05-’23
MESE DI MAGGIO
Grazie alle temperature più miti (fino ad ora ci siamo incontrati ospiti in tante abitazioni) abbiamo iniziato a ritrovarci presso le anconette e cappelle dei nostri paesi per la recita del rosario in questo mese che tradizionalmente è dedicato alla Madonna.
Il volantino recita chiaramente che chi ha il piacere di ospitare la preghiere (non solo in casa sua ma anche in paese) è pregato di farsi avanti perché ben volentieri accoglieremo tale invito.
Così giovedì scorso siamo stati a Sverinaz davanti alla bella cappella del paese e martedì è stata la volta di Canalaz.
In questa borgata è stata realizzata abbastanza recentemente una bella cappelletta che contiene una signicativa Croce in ferro battuto opera di Paolo Tomasetig e proprio dinnanzi ad essa volevamo recitare il nostro rosario.
Purtroppo una pioggia scrosciante ci ha accompagnato per tutta la serata ma ugualmente abbiamo avuto modo di soddisfare i nostri buoni propositi perché la famiglia Canalaz Žefcjova ci ha accolto presso il prezioso museo della loro famiglia. Abbiamo così recitato il rosario scandito, come è nostra abitudine, da tantissimi canti della nostra tradizione slovena delle Valli e altri più moderni. Per questo dobbiamo ringraziare il nostro “Coretto di Liessa” che, in più di trenta anni di costante attività, ha riportato all’uso corrente tantissimi canti della nostra tradizione delle Valli andati perduti (nella chiesa di Liessa ne erano rimasti solo 3) e che ora usiamo come gruppo “Kraijca Meru” costantemente per i nostri incontri.
Terminata la preghiera comunitaria ci siamo fermati assieme in allegria ed amicizia passando così una bella serata di fraternità.
Vada, da queste righe, il nostro grazie di cuore alla famiglia Canalaz Žefcjova per la calorosa accoglienza e a tutti quelli che trovano il tempo per unirsi a questi momenti!
30-05-’23
È COSTANTE IL NOSTRO SOSTEGNO
Ecco che anche oggi parte un altra automobile stracolma di vestiti (in ottimo stato, puliti e ben disposti) che serviranno ad aiutare chi si trova in difficoltà non solo all’ estero ma anche tra noi. C’ è tantissima richiesta anche di indumenti per bambini che puntualmente mamme attente e generose ci portano.
La nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” ed il Gruppo di Preghiera “Kraijca Meru” proseguono con il loro impegno nel sensibilizzare e sostenere chi è meno fortunato di noi. Grazie di cuore a tutti. Buog loni!
20-05-’23
FESTA A GRIMACCO SUPERIORE
Quando arriva il momento della festa a Grimacco per me è meglio avere a portata di mano un pacchetto di fazzoletti!
Guardando la Cappelletta li rivedo tutti: il mio papà, Sergio e la Franca, la Giustina Mohorova che mi dava le caramelle Rossana, la Nuna Bohariova e il suo profumo di menta, la Lucia Nakoncna e le sue incredibili margherite, Bepo Polonken e il suo potente canto.
Quanta gente è passata davanti a quella cappellina, quanti hanno affidato alla Madonna le loro gioie e i loro dolori, quanti davanti a lei hanno pregato, riso e pianto.
Nel mese di maggio, tutte le sere, mio nonno ci costringeva ad andare a pregare il rosario e vi confesso che allora mi annoiavo, ma oggi non so cosa darei per tornare un attimo a rivivere una di quelle sere e poterli salutare e abbracciare tutti.
Chissà cosa mi direbbero.
Io penso che sarebbero contenti di come ogni anno li ricordiamo in occasione della festa che organizziamo per celebrare l’anniversario del restauro della Cappella.
È un momento speciale di preghiera e condivisione.
Il paese risuona di quei canti che i nostri nonni ci hanno insegnato.
La recita del rosario è accompagnato dalle dolci melodie dedicate alla Madonna.
E poi segue la cena accompagnata dall’immancabile fisarmonica di Roberto, da canti meno tradizionali e da quelli un po’ più strampalati che tanto ci fanno ridere e divertire.
Ogni “Garmičan nel cuore” (cioè sia quelli che lì ancora abitano ma anche quelli che ora abitano altrove ma lì hanno le loro radici) porta qualcosa e così, grazie anche alla fondamentale collaborazione e supporto logistico dell’Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”, la festa decolla.
Oltre ai piatti tradizionali quest’anno sono state servite anche prelibatezze thailandesi e infine una magnifica torta perché Giovanni ha festeggiato un’importante cifra tonda.
E così la nostalgia lascia spazio al divertimento, alle risate, al piacere di stare insieme in una serena e tiepida giornata di maggio che la Madonna ha voluto regalarci.
Grazie a chi ha pulito, allestito, cucinato, servito, offerto da bere e da mangiare.
Grazie a chi è venuto, a chi ha pregato, a chi ha suonato, a chi ha cantato.
Grazie a tutti per essere venuti a Grimacco e, ovviamente, vi aspettiamo anche il prossimo anno!
Martina Chiabai
21-05-’23
‘ CORSA’ PASQUALE ALLA SOLIDARIETÀ
Siamo ormai giunti quasi alla fine del Tempo Pasquale e fra qualche giorno toglieremo anche la bella Croce fiorita ed illuminata la notte, posta sull’orrido del torrente di Liessa, che per tutto questo tempo ci ha ricordato la Resurrezione del Signore.
Dobbiamo anche dare notizia, prima della fine di questo tempo forte, dei vincitori della nostra ‘corsa alla solidarietà’ che il gruppo “Kraijca Meru” di Liessa ha organizzto anche per questa Pasqua con l’intento di aiutare le nostre missioni in Tanzania, India e Congo. Un legame quello con queste nostre missioni che ci unisce da tanti anni.
Un grande grazie, da queste righe, lo vogliamo rivolgere a tutti gli sponsor e a tutte le persone che hanno partecipato dando così un grande aiuto ai più poveri e bisognosi. Grazie di cuore!
Ecco i vincitori:
1° premio: Laura Zuodar che vince il favoloso uovo di Pasqua del Coretto
2° premio: Irene Rucli che vince il trattamento e prodotti di bellezza offerti dal Salone Acconciature “Ricci e Capricci” di Viviana Marinig
3° premio: Marcella Bosco che vince il cesto gastronomico offerto dagli Alpini di Grimacco
4° premio: Gabriella Spagnut vince la selezione di vini offerta dalla Trattoria di Clodig “alla Cascata” di Manuela Feletig
5° premio: Gina Dugaro vince il ricco cesto gastronomico offerto dal Gruppo di preghiera “Krajica Meru”.
Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato e i nostri sponsor
12-05-’23
ADUNATA DEGLI ALPINI A UDINE
Anche la nostra Associazione Culturale ‘Grimacco e dintorni’ di Grimacco ha voluto salutare e dare il benvenuto agli Alpini della 94° adunata nazionale.
Anche se cadeva una pioggia fitta abbiamo comunque addobbato e abbellito i punti di passaggio e più caratteristici del nostro territorio con bei fiori estivi e le collocazione delle Bandiere Italiane.
Sicuramente, in questi giorni, in diversi passeranno per i nostri comuni e andranno a visitare il monte Kolovrat nel ricordo dei caduti della prima guerra mondiale e per questo ci siamo affrettati nel lavoro. Il nostro è stato solo un piccolissimo segno di saluto ma soprattutto di riconoscenza verso gli Alpini per tutto l’ aiuto e il servizio che hanno sempre donato e che continuano a dare nei momenti di calamità e ogni qualvolta ci sia bisogno di un qualunque tipo di sostegno. In molti poi hanno posto il tricolore sulle loro case e passando per i vari paesi delle Valli e del Friuli si percepisce proprio un clima di festa, di unità e appartenenza. Proprio bello!
Benvenuti – lepua pozdravljeni – benvignus Alpini e grazie di cuore!
GRAZIE PER L’AIUTO
Anche in quest’anno appena trascorso siamo riusciti a sostenere presso le nostre missioni diverse realtà.
Il gruppo Kraijca Meru, nel suo piccolo, si fa promotore di diverse attività che hanno come scopo quello di aiutare e sostenere (anche nello studio) i nostri bimbi in Africa e India. A tale proposito dobbiamo ringraziare le nostre infaticabili signore che si dedicano, impegnano e promuovono queste iniziative benefiche.
Il più grande ringraziamento però va a tutti voi che sempre avete accolto e sostenuto con entusiasmo ogni progetto.
Grazie per il vostro prezioso aiuto! Un grande grazie anche perché il vostro sostegno ci ha permesso di rimanere legati alle nostre missioni continuando quel prezioso cammino che abbiamo intrapreso tantissimi anni fa.
Il gruppo di preghiera ‘Kraijca Meru’ collabora anche con un associazione di Udine che si occupa di aiutare persone in difficoltà presenti sul territorio, anche per questi abbiamo fornito beni di prima necessità.
Grazie di cuore! Buog loni a tutti!
09-04-’23
PASQUA – VELIKA NUAC
Anche quest’ anno la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” ha voluto augurare a tutta la comunità un buon tempo Pasquale con dei segni tangibili.
Presso l’orrido del fiume Rieka a Liessa, uno dei posti più caratteristici del comune di Grimacco, è stata posta la grande croce fiorita (la notte è anche illuminata) che quest’anno è stata modificata ed ampliata. Attorno ad essa sono stati posti alcuni cespugli di ulivo che la completano e che ancora di più richiamano al mistero Pasquale delle Resurrezione.
Oltre al lavoro della grande croce, davanti alle edicole sacre di ogni nostra borgata è stato posto un ramo fiorito, con fiori di carta fatti a mano. Quest’anno i rami sono di ulivo.
Diverse persone della nostra Associazione Culturale si sono dedicate in tutto il tempo di quaresima a confezionare fiori di carta che hanno poi abbellito i rami di ulivo. Sono stati preparati quasi 700 fiori.
La scelta del fiore di carta fatto a mano non è presa a casaccio ma é stata decisa perché sia proprio un dono legato ad un impegno e al lavoro comunitario. Con tutto quello che oggi si trova in commercio sarebbe stato più semplice e molto più sbrigativo acquistare un segno pasquale da porre davanti alle edicole sacre che poi avremmo potuto ritirare a fine periodo per poi ricollocare per la Pasqua dell’anno seguente.
Il lavoro manuale dei nostri fiori invece è un prezioso dono perché impegna e in un certo qual modo è un piccolo sacrificio per la nostra comunità.
Siamo consapevoli di non aver inventato nulla di nuovo perché si conosce benissimo che diverse comunità del Cividalese sono famose nell’abilità della preparazione dei fiori di carta che addobbano il percorso delle processioni e quest’anno nella grande chiesa di San Pietro al Natisone fa bella mostra di sé una bellissima croce fiorita fatta tutta da fiori di carta (forse è il lavoro dei ragazzi del catechismo). Siamo però altrettanto fieri del lavoro che abbiamo svolto e dell’idea che i nostri bei rami abbiano portato un po’ di colore alle nostre borgate e un augurio fatto con il cuore per arrivare al cuore di chi, con animo aperto e disponibile, lo ha accolto.
Il nostro grazie vada, da queste righe, a chi ha lavorato a questo progetto e un particolare ringraziamento vada a tutte le persone che nel vedere il ramo fiorito ci hanno chiamato contente per il nostro pensiero.
Buon tempo Pasquale – Veseu Velikonočni cajt a tutti.
FEBBRAIO E MARZO 2023
LA VIA CRUCIS
Il gruppo di preghiera “Kraijca Meru” di Liessa, come tutti gli incalcolabili gruppi di preghiera sparsi nel mono, si occupa di organizzare anche momenti di preghiera invitando tramite volantini tutte quelle persone che hanno il piacere di unirsi a noi.
Oltre all’incontro mensile che facciamo durante tutto l’anno ci siamo ritrovati anche in tutti i venerdì di quaresima per pregare assieme la Via Crucis e meditare così sulla Passione del Signore.
Fino a qualche anno fa si compiva questo momento all’aperto ma ora lo facciamo nelle varie famiglie che hanno il piacere di ospitarci. Questa scelta è stata presa perché il periodo è ancora freddo e non tutti hanno la forza di camminare e stare in piedi per tempi lunghi. Non eravamo in tanti, una media di 15 persone a serata, ma per la nostra realtà di montagna sono numeri buoni e ancor di più lo sono per un gruppo di preghiera.
Durante l’incontro di fede ognuno aveva il suo libretto in modo tale che tutti potessero partecipare attivamente. Poi ad ogni serata c’erano tre persone che animavano la preghiera: letture, meditazione e canti. La preghiera così è risultata molto bella e veniva sempre scandita dal canto tradizionale nella nostra lingua slovena delle Valli del Natisone che facilmente ci lega agli affetti e spesso riesce a farci commuovere.
Al termine del momento di fede c’è stata anche l’occasione di soffermarci un pochino assieme……cosa che fa molto bene al cuore!
Ora ci stiamo organizzando per la Via Lucis: preghiera gioiosa del tempo di Pasqua.
22-03-’23
LA PRIMAVERA E I FIORI PER LA COMUNITÀ
Con l’arrivo della primavera anche il sole è un pochino più caldo ed è il momento propizio per piantare le prime piante che abbelliscono la nostra Valle. Le violette sono le più resistenti anche alle brinate che ancora, di tanto in tanto, si fanno rivedere al mattino presto.
La nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” si occupa da tanti anni (da molti anni prima della sua legale costituzione) di piantare e abbellire i siti più caratteristici della nostra zona e alcune edicole sacre.
Questi bei fiori freschi che compriamo, piantiamo e curiamo durante tutto l’anno sono un dono per tutta la nostra comunità.
Diversi anni fa abbiamo abbellito anche la piazzetta sopra la pesa pubblica di Liessa (fino ad allora con aiuole incolte) con piante verdi perenni (che fioriscono in questo periodo) e da diverse piante di rosai a cespuglio.
19-03-’23
ASSEMBLEA E FESTA PER LA NOSTRA ASSOCIAZIONE CULTURALE
Domenica 19 marzo la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” ha avuto l’ assemblea di inizio anno. Era proprio il giorno di San Giuseppe e, dopo aver espletato quanto prevede lo statuto, la riunione è diventata una bella festa di comunità.
Come è ormai consuetudine abbiamo scelto la sala dell’ex asilo di Plataz perché è un ambiente molto capiente, luminosa (ha ampie finestre che danno sulla nostra bella valle) e si riscalda molto facilmente.
La nostra Associazione conta oltre 70 soci nella quasi totalità appartenenti alla comunità di Grimacco perché residenti o in qualche modo originari del luogo.
La giornata è incominciata con le consuete procedure burocratiche, la relazione morale (abbiamo avuto moltissime attività e incontri nell’anno passato), quella economica e la discussione dei programmi per il futuro. Anche per quest’anno avremo un programma molto ricco.
Terminato l’aspetto burocratico è incominciata la festa con un abbondante pranzo completo, tanta voglia di stare assieme e il gusto di passare qualche ora in serenità ed amicizia. Non sono mancati i nostri canti tradizionali, tanti racconti e belle risate.
Abbiamo anche pensato alle nostre missioni e per sostenerle abbiamo giocato e scherzato assieme:questo è un appuntamento ormai tradizionale ed è molto atteso da parte di tutti.
Le ore sono volate via molto velocemente e così è arrivata l’ora del rientro a casa felici di aver partecipato ad un bel incontro di comunità.
Ci sono venuti a trovare anche parte degli amici del coro “Barbara Bernardinis” di San Gottardo con i quali abbiamo un amicizia che ci lega da tanti anni. Il gruppo è poi salito anche a Canalaz dove lo attendeva Paolo Tomasetig che ha guidato la visita al castagno secolare, ai luoghi caratteristici del circondario e al museo della famiglia Zefcjova. Paolo e la famiglia Zefcjova hanno ospitato tutto il gruppo, come sempre, con grande accoglienza.
Un grandissimo grazie va a tutti i partecipanti alla nostra assemblea e festa, a quanti hanno preparato i dolci da condividere (ne trovate alcuni tra le foto) e a tutti i nostri soci che sempre sostengono ogni attività della nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”. Siamo molto contenti che la partecipazione a questa giornata di festa ed incontro è stata massiccia.
Buog loni a tutti.
22-02-’23
FUNERALE DEL PUST
Martedì grasso l’abbiamo lasciato alle spalle…oggi giornata delle Ceneri (Pepeunica) facciamo il funerale al Pust.
All’imbrunire ci raduniamo a Clodig per eseguire le esequie.
C’è il gallo, il cane, la papera, il pagliaccio, l’uomo dal cappello alto, la damina, il fotografo, i curiosi, il fisarmonicista…
Il Pust non c’è! Forse è ancora VIVO!
Andiamo a cercarlo nella corte dei Tedolen. C’è una caraffa vuota, ha bevuto il vino.
Dai Balonar nemmeno. Dove sarà?
Eccolo! È davanti l’ambulatorio medico. Evviva! Ma sta male, si tenta la rianimazione. C’è chi gli urla: “Svegliati”! Qualcuno gli offre del vino… niente, è MORTO!
Arriva il becchino che lo carica sulla burela. Inizia la processione, il Pust è adagiato su una pira infuocata. Al cielo alte fiamme si levano. È rimasta solo la cenere… Le donne piangono disperate, urlano il loro dolore, si battono il petto. La fisarmonica suona festosa, si innalzano i nostri canti, si beve vin brulé, si mangiano crostoli fatti in casa.
Non piangiamo. L’anno prossimo ritornerà. Evviva il Carnevale
E’ il Circolo Culturale “Jacopo Stellini” che porta avanti la tradizione del funerale del Carnevale che richiama a Clodig molto pubblico. Quest’anno è affiancato dall’Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”.
Nella mia gioventù ricordo Gino Buiac di Seuza che si vestiva da prete. Durante la processione verso Liessa, scandiva le litanie carnevalesche: era uno spasso!
E come posso dimenticare l’accensione del fuoco! Buttavano una tanica di nafta sul fantoccio: si sollevava un fumo nero e denso che riempiva tutta la piazza. Ne venivamo avvolti! L’odore ci rimaneva appiccicato ai vestiti e ai capelli! Quell’odore puzzolente mi rendeva ancora più partecipe alla fine del Carnevale… All’anno prossimo!. Viva le nostre tradizioni…
Di Irene Rucli
Foto di Rudi Kamuscek
18-02-’23
NAŠ PUST – IL NOSTRO CARNEVALE
Dopo due anni di assenza si è potuto di nuovo tornare a festeggiare il carnevale (pust). Una festa molto sentita nelle nostre Valli con maschere tradizionali dai mille colori arricchite da campanacci che con il loro frastuono vogliono scacciare l’ inverno per dare posto alla primavera. I fiori che stanno già sbocciando hanno proprio i colori dei loro costumi.
Fin da piccoli ci si radunava in gruppi, ci si vestiva di stracci trovati nei bauli, avere una maschera per coprire il volto era qualcosa per pochi. Si andava di paese in paese e con un cestino si passava di casa in casa. Ci regalavano uova, salsicce e qualche soldino.
La nostra Associazione Culturale ‘Grimacco e dintorno’ ha voluto, anche per questa occasione, organizzare una festa in maschera a Plataz.
Ci siamo ritrovati sabato 18 febbraio alla sera con una bella adesione di persone. Eravamo tutti vestiti in maschera e chi è venuto senza essere mascherato è stato subito vestito con abiti colorati, scialli e tanta fantasia.
Per festeggiare il carnevale ognuno ha portato qualcosa di buono da condividere ed è diventata una vera cena con antipasti, primo secondo, tanti dolci e come contorno tante risate. Non ci siamo annoiati tra giochi, balli, uno sketch improvvisato che ci ha fatto divertire e la sfilata con la premiazione della maschera più bella. A fine serata una bella sorpresa: una buonissima torta per festeggiare le signore che hanno compiuto gli anni a febbraio…. con tanto di brindisi e di canti. Che dire una bella serata di divertimento, condivisione e con la gioia di stare assieme a festeggiare il carnevale.
Un grande grazie a chi ha organizzato il tutto, a tutti i partecipanti per la loro presenza e in particolare ad Emily che è la nostra diskjoker.
Gemma Bucovaz
05-02-’23
PROSEGUE IL NOSTRO IMPEGNO
Abbiamo appena passato la festa della Candelora ed è giusto dare notizia dei vincitori della nostra “corsa natalizia alla solidarietà” promossa ed organizzata dal gruppo’ Kraijca Meru’ di Liessa che ha come scopo l’ aiutare i bimbi delle nostre missioni in India, Tanzania e Congo. Come ormai da tradizione, anche per il Natale di quest’anno, abbiamo organizzato questo bel momento di condivisione. Siamo molto contenti di continuare a portare avanti quanto ci è stato insegnato da belle persone che ci hanno voluto bene.
Un grande grazie va a tutti i partecipanti ed in particolare ai preziosi sponsor che sostengono questa bella iniziativa.
A presto…..per la “corsa pasquale alla solidarietà”.
Ecco i vincitori:
-primo premio: Gemma Bucovaz vince un ricco cesto enogastronomico offerto dal nostro ‘CORETTO DI LIESSA’
-secondo premio: Maria di Obenetto vince taglio e piega più prodotti offerto da ACCONCIATURA RICCI E CAPRICCI di Viviana Marinig
-terzo premio: Luca Caneva vince un ricco cesto enogastronomico offerto dal gruppo ALPINI DI GRIMACCO
-quarto premio: Michele Blasutig vince 6 bottiglie di pregiato vino dell’azienda Ronc dai Luchis di Faedis offerto dal gruppo KRAIJCA MERU
-quinto premio: Alex e Liliana Scuderin vincono un presepe artistico realizzato e offerto da MARIO RUTTAR
29-01-’23
IL NOSTRO CORETTO DI LIESSA OSPITE AL “CONCERTO DELL’ AMICIZIA” A FAEDIS
Ci sono momenti in cui, più che mai, senti il bisogno di un abbraccio.
La persona che vorresti abbracciare non c’è più e il vuoto ti sembra infinito, però poi improvvisamente accade che dove meno te lo aspetti trovi tanto affetto.
La vita riserva molte sorprese, a volte davvero amare, ma per fortuna ve ne sono altre che fanno ben sperare.
Accade così che un pomeriggio ti recapitano un invito, da parte di persone praticamente estranee, che però hanno una grande sensibilità e un gran cuore, che ti vogliono stare vicino e accompagnare a vincere le tue paure.
Capita così che degli sconosciuti capiscano le paure e le fragilità di una bambina, e vogliano aiutarla a superarle e decidano perciò di invitarla ad aprire il loro concerto per vincere quelle emozioni e accompagnarla nel crescere.
E così Melissa, accolta e coccolata a Faedis come una vera rockstar, con la sua chitarra ha aperto il “Concerto dell’amicizia” di domenica 29 gennaio a Faedis.
Mai titolo più azzeccato, perché è stato davvero un momento di amicizia, organizzato da don Federico, al quale hanno partecipato il Coro parrocchiale di Faedis, il Coretto di Liessa e il Coro di San Gottardo “Barbara Bernardinis”.
Dopo i saluti del Reverendo e del Vicesindaco di Faedis sig. ra Gilda Spollero, primo ad esibirsi è il Coro parrocchiale di Faedis, di formazione recente, ma nel quale militano coriste che da sempre, con le loro belle voci, sostengono con il canto le celebrazioni. Davvero emozionante e coinvolgente il brano eseguito accompagnando la melodia con il linguaggio dei segni.
È seguita l’esibizione del nostro coretto di Liessa. Un’altra carezza inaspettata “Ist te prozim o muoj Buog” di Kekko. Cantare una canzone, raccontare un aneddoto, sono tutti modi semplici, ma sinceri, di mantenere in vita la memoria di chi non c’è più.
I nostri ragazzi che, come da insegnamento di don Azeglio, hanno alternato canti in italiano a canti in dialetto sloveno, diventano sempre più bravi ed è un vero peccato avere così poche occasioni per ascoltarli.
Chiude il concerto il Coro di San Gottardo “Barbara Bernardinis”. C’è poco da dire: bravissimi come sempre, con un plauso particolare al giovane cantore Emanuele.
Ma oltre all’aspetto prettamente musicale (impeccabili, con melodie eleganti ma sempre originali pur nel rispetto della tradizione) c’è anche il “dopo-partita”, lo stare insieme, condividere, ricordare, ridere e divertirsi. Davvero una bella compagnia!
E così, con molti applausi, si è concluso questo bel concerto con gentili omaggi da parte del coro di Faedis agli altri partecipanti e a coloro che, in molti modi, si adoperano per la comunità di Faedis.
Ma non sarebbe un vero “Concerto dell’amicizia” se non fosse seguito da un momento conviviale.
Tra mille prelibatezze dolci e salate, accompagnate dal vino dei colli del Faedese che fa meglio cantare, la giornata si è conclusa con l’impegno a rivederci al più tardi al 30 luglio per il concerto di San Giacomo.
<<Ve lo diciamo per tempo così vi organizzate!>>
Grazie di cuore! Buog Loni!
Martina Chiabai
08-01-’23
IL NOSTRO CORO “CORETTO DI LIESSA” OSPITE A SAN GOTTARDO
Abbiamo passato un bel pomeriggio anche domenica 8 gennaio presso la chiesa di San Gottardo in Udine per il concerto organizzato dal coro “Barbara Bernardinis” e dalla parrocchia di San Gottardo.
La serata è iniziata con una bella recita tenuta dai ragazzi e bambini di quella parrocchia. Il tema della rappresentazione era rivolto all’accoglienza e al rispetto reciproco nelle diversità di ciascuno. Tema attuale più che mai.
Una seconda parte della manifestazione è stata dedicata alle missioni dove abbiamo potuto vedere in un filmato quanto i missionari svolgono grazie anche all’aiuto delle persone della comunità parrocchiale di San Gottardo.
L’ultima parte è stata dedicata al canto dove si sono esibiti il coro Barbara Bernardininis”, il coro parrocchiale di Faedis e il nostro coro “Coretto di Liessa”. È stato proprio un bel momento di condivisione.
La serata si è poi conclusa presso i locali dell’asilo parrocchia dove gli Alpini hanno preparato per tutti un ottima pastasciutta.
Un grande grazie va a tutti i presenti ma in particolare al coro “Barbara Bernardininis” per l’invito e alle tante persone che da Grimacco sono scese a San Gottardo per questo evento e per accompagnare il nostro coretto.
Grazie a tutti per la bella serata.
07-01-’23
Gita a Poffabro e Magnago
E’ arrivata anche la festa dell’Epifania che, come dice il detto, tutte le feste porta via, però prima di finire tutti i festeggiamenti la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” ha deciso di organizzare una bella gita a Maniago e a Poffabro.
La località di Maniago più di ogni altra cosa è conosciuta per la produzione storica di coltelli e Poffabro per le splendide caratteristiche del borgo diventato famoso grazie alla mostra dei presepi.
A Magnago abbiamo partecipato alla Santa Messa, celebrata appositamente per noi dal gentilissimo parroco del luogo, accompagnandola con i nostri bei canti natalizi della nostre Valli.
Terminata la Celebrazione all’esterno del duomo ci aspettava la guida, molto preparata, che ci ha illustrato tutta la storia dell’antico edificio, il significato artistico e simbolico di quanto contiene e poi la visita guidata al paese con le relative spiegazioni storico, culturali ed artistiche.
Ascoltavamo e guardavamo rapiti.
La guida ci ha anche parlato e spiegato di come Magnago è diventata famosa per la produzione di coltelli e come, grazie alla qualità, sa tenere ancor oggi testa a quei paesi dove la manodopera costa poco o quasi nulla.
Terminata la visita guidata ci ha accompagnato al museo che racchiude la storia della coltelleria di Magnago.
Velocemente è anche giunta l’ora del pranzo, buonissimo anche quello, e poi con calma abbiamo raggiunto Poffabro.
Qui c’era da rimanere a bocca aperta per il borgo circondato dai monti, la bella piazza, la chiesa e quanto è stato creato per rendere la visita accogliente.
Sulla piazza del paese si trova una bella latteria, non funzionante, data però in gestione perché sia aperta alle visite e si possa così vedere quello che era la vita quotidiana di un tempo. Sicuramente è venuto in mente a tutti la latteria di Plataz restaurata perché diventasse museo aperto alle visite ma che è rimasta solo una latteria dismessa.
In questo borgo si sentiva proprio la magia del Natale, in ogni angolo, in ogni anfratto e addirittura in ogni fessura dei muri c’erano allestiti dei presepi. Presepi fatti con materiali diversi: antichi, tradizionali e moderni.
Eravamo arrivati in un presepe pieno di presepi: Bellissimo!
Prima che si facesse buio, come al solito, abbiamo consumato la merenda “del buon rientro”.
Tra tante canzoni e risate, in corriera, siamo giunti troppo velocemente a Clodig, dove il nostro Marco Marinig si è ricordato che durante l’addobbo, che la nostra associazione compie da qualche anno dell’albero di Natale comunale, non avevamo cantato le canzoni di Natale così come abitualmente facciamo. Presa allora la palla al balzo, per chi è sceso a Clodig e ha voluto fermarsi, è stato riaperto il tavolino sotto l’albero per un altra merenda dove abbiamo cantato il “Tu scendi dalle stelle” e altri canti della nostra tradizione Beneciana. Il tempo anche qui è passato molto velocemente e ci siamo salutati cantando “Koleda” perché era il periodo perfetto……e per un giorno anche Clodig è ritornato in dietro nel tempo riprendendo quell’usanza canora che un tempo era cosa di tutte le feste.
Il nostro gruppo è fantastico e che dire ancora se non “alla prossima!”.
Anna Cibau