Cronaca 2025

05-03-’25

POGREB ZA PUST

È stata una brutta (brutta per modo di dire) giornata per il povero Pust quella di mercoledì 5 marzo. Una giornata in cui si aspettava il funerale del carnevale ed erano tutti in piazza a Clodig, si erano radunati proprio tutti, anche gente da fuori.
C’erano due carabinieri (Michela Gus e suo figlio Leonardo), il giudice (Renato Simaz), l’avvocato (Alida Cendon), il carnevale (Lucia Vogrig), la sacerdotessa (Anna Cibau) e tanta gente comune.
Tutti cercavano dove si era nascosto il Pust: hanno girato il paese intero, guardato ogni anfratto e ad un tratto lo hanno visto correre verso la trattoria da Jozul – alla cascata. I carabinieri sono andati subito all’insegnamento e alla fine lo hanno preso. Portato davanti al giudice, l’aula del tribunale era posta in piazza davanti all’ex negozio di calzature di Severino, è stata chiesta dall’avvocato difensore la grazia. Niente da fare: il giudice l’ha condannato al rogo.
Allora (mesti, mesti), con le fisarmoniche che suonavano, si è avviato il corteo verso la pira per bruciare il Pust.
Si è avvicinata la sacerdotessa (Anna Cibau) e ha cominciato solennemente a cantare le litanie (le ha anche inventate lei:divertentissime), era accompagnata dai chierichetti con le candele accese e il sacrestano con il kotlic (bottiglione) della tintoria. Con questa strana “acqua santa” la sacerdotessa cantando ha benedetto il povero Pust perché ritorni nuovamente il prossimo anno: “sadà nai te zluodi nesè an druge lieto nai te nazai parnesuè / de se bomo usì nazai veselili”.
Mentre il Pust bruciava è cominciata la festa. C’era tanta gente, numerose autorità (il nostro sindaco Iurman, la nostra vicesindaco Pauletig, il sindaco di Drenchia Romanut,….) e per tutti c’erano i crostoli (rigorosamente fatti in casa), il brulè e il the. Canti e bellissime suonate con le fisarmoniche (ne avevamo tre) hanno scandito l’intera serata.
In tempi andatin i nostri anziani organizzavano un vero e proprio funerale del Pust ma nel passare degli anni si era persa questa tradizione antica. Il Circolo Culturale Jacopo Stellini, tantissimi anni fa, ha dato nuovamente vita al funerale del carnevale e da qualche anno invita a collaborare anche l’Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”.
Bravissimi tutti, ma bisogna dire grazie soprattutto a Marco Marinig e a Roberto Marinig che hanno trasportato tutte le maschere di vimini, a chi ha confezionato i crostoli e a tutte le persone che hanno collaborato per la riuscita di questa manifestazione in modo tale che anche questa nostra tradizione non vada perduta.
La grande partecipazione della gente indica che questa festa risulta molto apprezzato e allora VIVA IL PUST e al prossimo anno.
E. R.

23-02-’25

“PUST” IL CARNEVALE DELLE VALLI DEL NATISONE

Da un paio d’anni anche le maschere di Clodig (o di Grimacco) hanno ripreso a partecipare alla sfilata che si tiene a San Pietro al Natisone. Le maschere sono tutte di vimini e sono state realizzate da Mario Ruttare (Mohorin). Dietro iniziativa e interessamento di Marco Marinig, con la supervisione di Alida Cendon, con la gentile concessione della famiglia di Ruttar Mario e con l’invito del Circolo Culturale “Jacopo Stellini” anche la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” si è impegnata perché le maschere di Grimacco, realizzate con il vimini, ritornassero a fare bella mostra di sé alla sfilata. Era un vero peccato non utilizzarele. Possiamo considerarle le nostre maschere tradizionali. Hanno già mezzo secolo, nate negli anni Settanta.
Da noi, nel Comune di Grimacco e in tutte le Valli del Natisone, si lavorava il vimini, soprattutto durante il periodo invernale. I nostri Avi costruivano ceste, cestini, gerle, ricoprivano bottiglioni con le “beke”. Così Mario ha applicato quest’arte per realizzare le maschere.
Ci sono il gatto (Mačka) il gallo (petelin) il cavallo (kon) la mucca (krava) la papera (raca), l’orso (medved), l’uomo (moz), la donna (zena)…
E poi pantaloni, gonne, gilet, giacche, cravatte, tanti cappelli. Tutto rigorosamente lavorato con il vimini. Infine per il viso, una moltitudine di maschere dalle diverse espressioni. Era un peccato lasciarle in magazzino. Le abbiamo pulite, restaurate. Abbiamo dato loro una nuova vita.
Domenica 23 febbraio ci siamo ritrovati nel parcheggio a San Pietro.
Con il solito entusiasmo che ci dà lo stare insieme in amicizia, ci siamo travestiti. Marco e Alida hanno portato cibo di conforto! Ah, ah! Salame, formaggio, frittelle il tutto innaffiato da un buon vino. C’era anche il tè…
Quest’anno eravamo i terzi a sfilare dopo le Scuole di San Pietro, di San Leonardo e la scuola Bilingue.
Alla guida del gruppo di bambini tutti vestiti da Ape Maya e altri da Pustic c’era il carro guidato dal cocchiere don Alessandro!
La giornata era splendida. Innumerevoli persone ai lati della strada ad ammirare le maschere. Tre fisarmoniche e un trombone allietavano l’incedere danzante e scherzoso delle nostre maschere di Grimacco.
Presenti i Blumarji di Montefosca nel loro costume bianco, il cappello fiorito e i campanacci annodati sulla schiena.
A seguire le maschere di Tarcento (Tomats e Strits), le maschere di Rodda, tanti altri gruppi e maschere venute da lontano: un gruppo dall’Abruzzo.
Tanta bella energia, tanta musica e tanti colori. Bellissima la gioia che sprizzava dagli occhi dei bambini!!
Infine tutti, o quasi, nel tendone dove si continuava la festa. Suonavano sul palco le fisarmoniche, la tromba, la batteria. Cantavano le nostre canzoni della tradizione. Grandissima allegria!
Abbiamo mangiato la pastasciutta, bevuto del buon vino. I balli, gli scherzi continuavano…
Al prossimo anno
Viva PUST!
Irene Rucli

01-03-’25

SMO ŠLI PUSTINAT – IN MASCHERA

Stiamo vivendo gli ultimi giorni del carnevale ed è bello e doveroso ricordare come venivano chiamate queste giornate dai nostri nonni (grazie a Dio abbiamo mantenuto, almeno qui da noi, diversi di questi termini): la domenica prima delle ceneri veniva e viene chiamata DEBELINCA, il lunedì seguente MALI PUST, il martedì prima delle Ceneri VELIK PUST ed il giorno delle ceneri PEPEUNICA (non c’è ombra dell’attuale giovedì grasso che probabilmente non si festeggiava). Tanti anni fa, avevo fatto una ricerca sul nostro modo di chiamare molte feste e circostanze di tutto l’anno (mi aveva aiutato molto la Mariuta – Maria Vogrig Chiabai che era viva memoria storica del territorio) ed erano tornati alla luce diversi nomi andati dimenticati (ad esempio il nome di alcune feste Mariane). Grazie ad Aldo Clodig, questi antichi nomi, erano stati inseriti anche nel calendario o kolendar perché rimanessero indelebili nella nostra quotidianità. Spero ci siano ancora perché sono il nostro patrimonio culturale.
Molto interessante e curioso è anche quanto mi ha raccontato la Rosina Tomasetig di Sverinaz: capitava che la debelinca cadesse nel giorno di San Valentino che per Grimacco è la festa del patrono con le ore di adorazione davanti al Santissimo Sacramento. Certo, nessuno andava in maschera perché c’era molto rispetto ma si partecipava alla Messa e anche al proprio turno di adorazione. I turni di adorazione, secondo l’inserimento tramandatoci dai nostri Padri, erano suddivisi per borgate e guidati dagli abitanti. Compiuto il proprio dovere di fede tutti attendevano le ore 18.00, quando terminavano i turni di adorazione e il Santissimo Sacramento veniva riposto nel tabernacolo, e allora in fretta si preparavano per andare in maschera.
Ma come avveniva la mascherata? Anche qui da noi c’erano le maschere belle “TE LIEPE” e le maschere brutte o più spaventose “TE GARDE”. La nostra Lucia Lauretig Vasconi mi ha raccontato che le maschere belle facevano il giro delle case mentre quelle brutte aspettavano nel centro del paese o fuori dalle abitazioni facendo confusione e sopratutto tanti dispetti. Poi i due gruppi si riincontravano per proseguire il cammino e fare festa assieme. Quali erano i vestiti che indossavano per andare in maschera? Nulla di particolare o caratteristico, si vestivano con quello che trovavano a portata di mano: con qualche vecchio abito trovato in qualche baule o qualche indumento rovinato o straccio uscito da qualche valigia…una volta non si buttava via nulla.
Così, sabato primo marzo 2025, un numeroso gruppo di persone (una quindicina) appartenenti all’ Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” ha pensato bene di fare un giretto in maschera per i paesi di Liessa, Clodig e ‘Ville di Mezzo’. Anche noi eravamo vestiti come si mascheravano i nostri nonni ma alcuni personaggi indossavano le bellissime maschere di vimini che Mario Ruttar aveva confezionato con maestria. Queste maschere di vimini, dopo cinquant’anni di vita, sono diventate le caratteristiche maschere di Grimacco.
Questa è la prima volta che, come Associazione, andiamo mascherati per i nostri paesi passando di casa in casa. È stata un’ idea nata per mantenere viva anche questa tradizione e, soprattutto, per portare un pochino di vitalità, spensieratezza e qualche sorriso alla nostra gente (in particolare gli anziani ed ammalati) che altrimenti non avrebbe visto nemmeno le maschere dal vivo.
Tra noi avevamo due giovanissime mascherine Alma ed Elìa che hanno fatto con noi il giro di tutte le case contente e soddisfatte di questa novità. A sera, quando Alma ha capito che il lungo giro di tutte le case era terminato, ha esclamato: “andiamo in un altro paese”….si sono divertiti!
In tutte le famiglie siamo stati accolti bene: abbiamo scherzato, ballato e donato un poco di spensieratezza. La gente, sempre molto generosa, si è subito preoccupata di lasciare un offerta così come era da più recente tradizione, ma noi non abbiamo voluto assolutamente fare raccolte (in qualche occasione abbiamo magari accettato un bicchiere di aranciata o di vino) perché solo il fatto di essere stati così bene accolti e la consapevolezza di aver donato un sorriso è stato per noi un grande dono.
La serata, per chi ha potuto, è terminata in pizzeria tra racconti, battute, discussioni e risate; addolciti dalle frittelle di Irene Rucli (la nostra fotografa).
Andando con la mente indietro di qualche anno chi mai avrebbe pensato che oggi saremo andati in maschera, e che avremo organizzato così tante attività, momenti culturali, di comunità, fraternità e di fede? Probabilmente saremmo rimasti un po’ ‘ingessati’ nelle attività che già portavamo avanti con impegno e dedizione. È proprio vero il detto: “non tutti i mali vengono per nuocere”.
ŽIVJO PUST!
Giacomo Canalaz

 

 

 

20-02-’25

“CORSA” NATALIZIA ALLA SOLIDARIETÀ

Ci siamo dimenticati di scrivere su questa pagina i nomi dei vincitori della nostra “corsa” alla solidarietà organizzata dal gruppo di preghiera “Kraijca Meru”. Grazie a chi ci segue con attenzione e ci ricorda le nostre mancanze. Questa “corsa” simbolica alla ricerca di numero fortunato ha lo scopo di aiutare i bimbi delle nostre missioni in India, Tanzania e Congo. Un piccolo fioretto in preparazione al Natale così come ci hanno insegnato e che portiamo avanti da tantissimi anni.
Un grande grazie va a tutte le persone che puntuali partecipano anche a questa nostra iniziativa per essere di aiuto a chi è meno fortunato di noi.
Il nostro grazie di cuore va a tutti gli sponsor per il loro prezioso e fondamentale contributo.
Grazie di cuore a tutti. Buog loni!
Ecco i fortunatissimi:
1° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal coro ‘Coretto di Liessa – è stato vinto da Mirella e Paolo Canalaz.
2° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal gruppo “Kraijca Meru”- è stato vinto da Trusgnach Anna.
3° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal gruppo Alpini di Grimacco – è stato vinto da Elvira Melissa.
4° premio – prodotti per la cura e bellezza dei
capelli offerto dal Salone “Ricci e Capricci” di Viviana Marinig – è stato vinto da Rosina e Aldo Marinig (i vincitori lo hanno donato al vincitore successivo).
5° premio – ricco cesto Natalizio offerto dal Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” – è stato vinto da Emily Marinig.
Grazie a tutti! Buog loni!

06-02-’25

UN ACCENNO SUL NOSTRO CONCORSO PRESEPI “TE DAN JE USEGA VESEJA” 2024

Sono passati pochi giorni dalla festa della Presentazione di Gesù al tempio – Sviečinca e questa ricorrenza, prima della riforma liturgica, chiudeva il tempo del Natale. Ora questo Tempo liturgico non si conclude, come tanti pensano, con il giorno dell’Epifania ma bensì con la domenica seguente che è la festa del Battesimo di Gesù. Nel ricordo di questo lungo periodo del Natale in molti giustamente lasciano ancora oggi esposto il presepe fino al 2 febbraio. Anche la Devetica Božična (Novena di Natale) terminava con la festa della Candelora (Presentazione di Gesù al Tempio) e mi meraviglia molto pensare come le nostre tradizioni religiose, non sono nate e si svolgono così per caso, ma seguono sempre le regole del tempo liturgico e teologiche: evidentemente qualcuno ha insegnato in tempi in cui pochi sapevano leggere e non c’erano gli strumenti che abbiamo oggi (basta digitare sul computer nelle pagine della Chiesa Cattolica) per potersi documentare. Addirittura nella Devetica Božična tutte le preghiere sono rivolte a Maria Santissima e non alla sacra famiglia o a Gesù bambino proprio perché il Tempo di Avvento (che è quello che precede il Natale) é il Tempo di Maria Santissima.
Ma torniamo al nostro concorso presepi “Te dan je usega veseja” 2024 indetto dall’ Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” e da subito diciamo che è molto difficile dare un giudizio al prese guardando una fotografia. Abbiamo scelto questa via per facilitare la giuria e soprattutto perché l’importante è realizzare il presepe e partecipare al concorso.
Facciamo i più vivi complimenti a tutti coloro che hanno partecipato al nostro concorso perché tutti i presepi erano molto belli e un applauso lo rivolgiamo ai vincitori: Giacomo Bertelloni (primo premio), Andreina Franz (secondo premio) e Loredana Vasconi e Mauro Veneto (terzo premio). Quest’anno ha partecipato anche un concorrente da Sassari.
Ai vincitori (oltre al premio enogastronomico) e a tutti i partecipanti, quale segno di gratitudine per la partecipazione al nostro concorso, è stata donata anche una piantina di violetta ed una cartolina (ogni anno diversa) raffigurante il nostro territorio.
Un grande grazie va a tutti i partecipanti ed in particolare agli sponsor (in primis il nostro Coro “Coretto di Liessa”) che hanno donato i premi. A Michela, Nicoletta, Francesca e Sandra che hanno valutato i presepi. Grazie anche alla fioreria Garden da Daniela di Grions del Torre che ci ha ben confezionato ogni singola piantina di violetta.
Al prossimo anno!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12-01-’25

CONCERTO DI NATALE “BOŽIC POD SMRIEK”

È stata proprio una giornata all’insegna dell’amicizia, il 12 gennaio, dimostrata nel concerto di Natale e non importa se era un po’ in ritardo visto che si è svolto proprio nell’ultimo giorno del Tempo del Natale. Nella palestra di Liessa si sono riuniti cinque cori e in un momento si è capito cosa vuol dire amicizia.
Il nostro signor sindaco David Iurman, che ringraziamo anche per il patrocinio e gli spazi che ci ha concesso, ha rivolto il saluto ai presenti e, a fine concerto, lo ha fatto anche il presidente della Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” spendendo delle belle parole di elogio e ringraziamento rivolte al nostro coro “Coretto di Liessa”.
Martina Tomasetig ha guidato la presentazione di tutto il concerto.
La serata è iniziata con l’esibizione del nostro coro “Coretto di Liessa” che come sempre ha presentato brani in italiano e nella lingua slovena delle Valli del Natisone.
Si è esibito poi il coro parrocchiale di Trivignano Udinese che è arrivato da noi per la prima volta. C’è stato poi il coro della scuola di Faedis con il coro parrocchiale di Faedis: emozionante ascoltare i bambini cantare con i grandi.
Di seguito si è esibito il coro interparrocchiale di Premariacco: anche loro si sono esibiti per la prima volta a Grimacco.
Per ultimo si è esibito il coro “Barbara Bernardinis” di San Gottardo che ci fa sempre l’onore di partecipare ai nostri concerti.
È stato emozionante sentire tutti questi cori con quelle belle voci che si amalgamavano tra loro in un atmosfera di pace e allegria. In questa atmosfera di pace e allegria è stato ricordato, dal coro “Coretto di Liessa”, anche il nostro cantautore delle Valli Kekko Bergnach.
Mai festa è stata più bella con un concerto vario, ricco e scorrevole. Il nostro coro “Coretto di Liessa” è stato l’organizzatore dell’esibizione canora mentre l’Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” si è occupata di tutto il resto.
Il nostro grazie va anche agli Alpini di Grimacco per aver cucinato tutta quella pastasciutta che usciva dalla cucina.
Non c’è che dire: è stata veramente una festa, tantissima gente e tutta contenta. Speriamo di ritrovarci ancora e cantare, cantare e ancora cantare per rendere felici i cuori e anche quei cuori che, per qualche motivo, si sentono tristi. ŽIVJO!
Anna Cibau

CONCORSO PRESEPI 2024

Guarda il video (per vedere il video clicca sotto, sopra la scritta: Concorso Presepi 2024) e scopri chi sono i vincitori del concorso presepi “Te dan je usega veseja” 2024 organizzato dalla nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”.
Un grande grazie va a Emily Marinig che ci ha preparato questo video con tutti i presepi del nostro concorso (musica del Coro “Coretto di Liessa” concerto di Natale del 12 gennaio 2025), alla giuria (Nicoletta, Francesco, Michela e Sandra) e alla fioreria Daniela Garden di Grions del Torre.
Grazie di cuore a tutti i partecipanti!